L’Unesco dichiara la miniera di Marcinelle patrimonio dell’umanità

Bruxelles – L’ex miniera di carbone di Bois du Cazier, nei pressi della cittadina belga di Marcinelle, dove 56 anni fa morirono 262 minatori, 136 dei quali italiani, è stata dichiarata dall’Unesco “Patrimonio mondiale dell’umanità”.  La tragedia di Marcinelle (8 agosto del 1956) è diventata nel tempo un simbolo importante non solo della storia dell’emigrazione italiana – è stata la sciagura più grave dopo quella avvenuta in un’altra miniera, quella di Monongah, in West Virginia – ma anche del processo di integrazione europea. Nel 1967, Boiz du Cazier venne chiusa definitivamente, perché l’estrazione del carbone non era più remunerativa. Nel secondo dopoguerra furono 140.000 gli italiani che, insieme a migliaia di donne e bambini, partirono per il Belgio. Un flusso di cui fecero parte anche i genitori dell’attuale primo ministro belga, Elio Di Rupo, partiti nel ’47 da Valentino, in Abruzzo, allo volta dei pozzi minerari valloni. Le vittime della sciagura erano di 12 nazionalità tra cui 136 italiani provenienti da 13 regioni. Ma soprattutto dall’Abruzzo (40 da Manoppello, in provincia di Pescara) e dal Molise.