Cuneo: domenica la Festa dei Popoli

Cuneo – L’ufficio pastorale Migrantes della diocesi di Cuneo anche quest’anno ha seguito in particolare le comunità cattoliche dei migranti specialmente dall’Albania, Filippine, e dai paesi dell’Africa e Sud America con la celebrazione della Messa in varie lingue e altri momenti festivi. Il lavoro svolto tutto l’anno si conclude con la manifestazione “Popolinsime” che si svolgerà domenica 1 luglio 2012 presso la parrocchia San Defendente di Cervasca.    Quest’ anno alla veglia pasquale vari migranti hanno ricevuto i sacramenti, la maggior parte di nazionalità albanese.
 Oltre a quest’attività principale l’ufficio è a disposizione dei migranti anche per informazioni, accoglienza e accompagnamento. Sono seguiti dal direttore don Beppe Costamagna i casi particolari dove le persone migranti alle quali manca la rete familiare, oltre all’assistenza per le pratiche hanno un particolare bisogno di conforto e guida. 
Per agevolare i momenti di aggregazione e conoscenza reciproca anche quest’anno  la Migrantes ha continuato gli incontri del “Gruppo donna Migrantes”. La novità è che sono stati organizzati dei corsi di preparazione   a sostenere il test di italiano per le mamme ( le quali con i bambini piccoli e altre difficoltà non potevano seguire i corsi forniti per gli immigrati ) e che hanno dato buoni risultati con la promozione delle stesse.
Per le festività natalizie anche quest’anno la mostra “Tradizioni natalizie ed epifania nel mondo” ha avuto molto successo. Per Pasqua i bambini hanno partecipato ad un pomeriggio di festa con letture in tema e il regalo delle uova dipinte mentre gli adulti hanno partecipato al rito della benedizione delle torte e delle uova colorate, tipiche dei paesi dell’Est.
Il gruppo Migrantes ha partecipato alla caccia al tesoro cittadino con la squadra “We are the world”.
Durante l’anno ha promosso la campagna “ L’italia sono anch’io” a livello nazionale.
Queste attività sono state molto partecipate e condivisa sia dai migranti che dalla popolazione locale. (Rosi Prekalori)