Minori stranieri: quasi 8mila sono soli

Roma – Viene definita nel Rapporto Crc “la prima questione aperta” ed è il diritto alla protezione e all’accoglienza in Italia dei minori stranieri non accompagnati , che “al 31 dicembre 2011 risultano essere 7.750, di cui 1.791 risultano irreperibili”. La maggior parte di loro, segnalati al Comitato minori stranieri (7.333), hanno età compresa fra 16 (2.006) e 17 anni (4.207) e sono stati collocati in strutture per minori (6.844).

Anche su questo c’è poco da stare allegri: “Manca un unico testo legislativo di riferimento per la protezione e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”, annota il Rapporto. Ed “un punto critico” è rappresentato dalle “inadeguate condizioni di prima accoglienza e dalla mancanza di un sistema nazionale di accoglienza”. Cioè i luoghi in cui i minori vengono accolti al loro arrivo o rintraccio sul territorio “sono inidonei, soprattutto per un periodo prolungato” e “manca un sistema nazionale di accoglienza” che permetta di individuare in tempi rapidi se e in quali Comuni ci siano posti disponibili in comunità per minori e “chiarisca la competenza e la responsabilità, anche economica, ad effettuare il collocamento del minore”. Come prevedibile, poi, “tra le questioni più critiche rispetto alla protezione e all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati resta l’accertamento dell’età”. Si dovrebbe infatti ricorrere ad esami medici soltanto come extrema ratio, quindi solo qualora emergano dubbi palesi rispetto alla dichiarazione resa e non sia possibile stabilire l’età in altro modo (per esempio attraverso richiesta dei documenti al Paese di origine). Invece «nella prassi, accade che si utilizzino esami medici prima e/o in luogo di altri strumenti e anche quando non sussistono dubbi fondati, essendo la maggiore o la minore età palese”. (P. Cio. – Avvenire)