Immigrazione: forse una decina di morti davanti alla costa libica

Palermo – Sarebbero almeno una decina, ma qualcuno parla anche di 30 dispersi, le vittime dell’ennesima tragedia dell’immigrazione avvenuta davanti alle coste libiche, stando almeno al racconto di un centinaio di superstiti raccolti  su un gommone semi affondato davanti alle coste libiche.
Nell’operazione di soccorso – riferisce l’agenzia Ansa – scattata in seguito all’intervento della Guardia Costiera italiana, sono intervenute due navi mercantili che hanno trasferito i profughi a Tripoli.
Sono stati proprio i superstiti a confermare quello che avevano già comunicato via radio, quando avevano lanciato l’Sos con un telefono satellitare: “Siamo un centinaio e rischiamo di affondare, ci sono già diversi morti. Veniteci a salvare”. A raccogliere la richiesta d’aiuto – riferisce l’agenzia di stampa –  era stato Aden Sabrie, un giornalista somalo che collabora con la BBC, che
aveva girato la segnalazione alla Guardia costiera. Da Lampedusa era partita una motovedetta che durante il tragitto si era fermata per soccorrere un altro gommone con 54 profughi, mentre sull’altra imbarcazione erano stati dirottati due mercantili. Aden Sabrie è riuscito a parlare telefonicamente con una superstite, una connazionale ricoverata in ospedale per una frattura. La donna ha raccontato che uno dei tubolari del gommone si sarebbe sgonfiato poche ore dopo la partenza e che molti migranti sarebbero annegati.