Roma- Il Seminario di studio su “Il futuro della stampa italiana all’estero e il sostegno pubblico”, promosso dalla FUSIE (Federazione Unitaria Stampa Italiana all’Estero) in collaborazione con la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio, Dipartimento per l’Editoria e del Ministero degli Affari Esteri, ha avuto luogo il 24 maggio 2012, a Roma, presso la Sala Conferenze del Senato. Oltre alle testate aderenti alla Fusie che sono presenti in Italia, hanno partecipato molti rappresentanti delle varie testate giornalitiche presenti in ogni continente e molto legati alle sorti della stampa italiana all’estero. Tra i relatori: il Presidente onorario della Fusie, Domenico De Sossi, il Presidente Giangi Cretti, Alberto Rossi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Informazione ed Editoria, il consigliere Maurizio Antonini del Ministero Affari Esteri, il Segretario della FNSI, Franco Siddi, il Segretario della Fusie, P. Lorenzo Prencipe. Diversi i parlamentari eletti all’estero presenti all’incontro.
Lo scopo della Fusie in questa giornata di studio è stato quello di fare una riflessione comune tra gli operatori del settore, i rappresentanti istituzionali e parlamentari eletti all’estero, sulla riforma delle normative previste per il sostegno di questo settore, al fine di elaborare una concreta proposta da consegnare in tempo utile alla politica e alle istituzioni di competenza. Sia tra i relatori che durante il dibattito, è stata auspicata una nuova legge che tenga presente anche la “piccola editoria”, la “piccola stampa”, che potrebbe correre seri rischi, se si dovesse tener conto esclusivamente delle regole del mercato.
In un momento così difficile economicamente, e soprattutto di fronte alle incertezze di carattere politico che ogni anno mettono in dubbio i contributi pubblici per la stampa, con riferimento specifico a quella edita all’estero e per l’estero, gli operatori di stampa all’estero vogliono essere partecipi in previsione della nuova legge. Maggiori controlli sono stati richiesti sulla veridicità di quanto viene dichiarato per l’erogazione dei contributi alla stampa estera e soprattutto la cancellazione, nell’attuale legge (416/81), dell’importantissimo articolo che limita il contributo a periodici che facciano esplicito riferimento a fatti e lavoro italiano.
“Non vi è dubbio che sull’editoria vanno fatte delle riforme, ma esse debbano contenere misure di mantenimento e di rafforzamento della stampa all’estero” – ha detto Siddi – , sottolineando la funzione vitale del pluralismo dell’informazione in quanto vero bene che merita di essere tutelato e sostenuto dalla mano pubblica. Su specifica richiesta dei parlamentari presenti, la Fusie nominerà una propria Commissione che elaborerà delle proposte con elementi di specificazione adeguati alla stampa all’estero che saranno presentate ai politici di riferimento, che ne potranno tener conto nella stesura della nuova legge.