Roma – Oggi il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, si è recato in visita alla Grande Moschea di Roma.
Napolitano é il terzo presidente che di fatto visita la Moschea. Prima di lui ci fu nel 1984 Sandro Pertini per la posa della prima pietra del nuovo luogo di culto e successivamente, nel 1995, l’allora Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, partecipò all’inaugurazione. E il primo, però, che visita ufficialmente un luogo di culto islamico in Italia dando un segnale di vicinanza a tutta la comunità musulmana presente sul territorio nazionale, ai musulmani italiani e a quelli di origine straniera. “Sono stato di recente in Giordania; tra qualche settimana sarò in Tunisia per rafforzare i legami tra le due sponde del Mediterraneo, tra l’Italia e il mondo arabo, anche con grande attenzione a nuovi governi che si formano nei paesi della primavera araba, precisamente come in Tunisia”, ha detto Napolitano rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di come sviluppare il dialogo tra diverse religioni e culture.
Accanto al Presidente erano presenti il Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri insieme al suo predecessore Giuliano Amato e il Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi che ha ricordato come la moschea di Roma “la più grande d’Europa” rappresenta la volontà della Capitale di essere “un modello di integrazione, una città che accoglie e unisce e segno il profilo plurale del nostro paese, non una concessione dunque ma un diritto che ha arricchito la città”. Secondo Riccardi che ha voluto istituire una conferenza permanente dei leader religiosi, “le religioni hanno una responsabilità verso l’integrazione e il rispetto dei valori irrinunciabili di uno Stato”.