Londra – Con la fine del mese, il periodico “La Voce degli Italiani”, nota testata fondata nel gennaio del 1948 da P. Valente della Società San Paolo, cesserà definitivamente la pubblicazione. Dopo sessantatre anni di vita al servizio della Comunità italiana residente nel Regno Unito, il periodico, che da quindicinale si era ridotto a trimestrale, con massimi picchi di lettori nel periodo tra il 1955 ed il 1975, non era più nelle condizioni di tirare avanti.
“Anche oltre Manica – spiega il Direttore Giorgio Brignola a de.it.press – è, progressivamente, mutato il concetto di vivere l’italianità. Sono venute meno, a mio avviso, alcune realtà nelle quali si veniva ad identificare la nostra numerosa Comunità in Gran Bretagna. Gli italiani, di terza e quarta Generazione, hanno impostato diversamente il loro modo d’essere cittadini del Bel Paese. Il processo d’integrazione è stato totale e, sotto molti aspetti, anche provvidenziale”.
“Ho collaborato per questa testata dal gennaio 1966. Quarantacinque anni di militanza – aggiunge – di cui gli ultimi quattro nella veste di Direttore Responsabile. Il primo laico, dopo il succedersi, nello stesso ruolo, di Missionari Scalabriniani. Proprio sotto questo profilo, ho vissuto più direttamente la crisi del giornale. Mi sono posto, più volte, l’interrogativo sul ruolo dell’informazione in questo scorcio di nuovo Millennio. Non è mancata, per la verità, l’amicizia di numerosi lettori. Non è bastato. Nonostante il ridimensionamento dei contenuti e della periodicità, ‘La Voce’ non sarà più stampata. Dopo il periodo di grande sviluppo dell’Associazionismo ed il ruolo anche morale di un foglio dedicato ai Connazionali nel Regno Unito, mi sono reso conto che i tempi, tanto differenti da prima, non avrebbero concesso prove d’appello per il giornale”.
“Con la fine di questo travagliato 2011, una fonte di notizie, utili e preziose, non ci sarà più”, conclude: “chiudo, riportando il titolo dell’articolo, in prima pagina, del numero uno della testata: ‘Gli italiani di Gran Bretagna hanno cambiato il cielo, ma non il cuore’. Le nuove Generazioni hanno preferito scegliere altra via. A me non resta che prenderne atto. Con la chiusura de ‘La Voce degli Italiani’ un ciclo d’informazione finisce”.