Germania: il messaggio del delegato nazionale delle MCI per il Natale

Francoforte – Natale è un messaggio sempre nuovo e sorprendente. Oltrepassa ogni nostra più audace speranza. Lo insegna il catechismo, quello che si impara fin da piccoli, in famiglia e in parrocchia. Dio si è fatto uomo, è venuto ad abitare in mezzo a noi. Non è lontano da noi: è vicino. È l’Emmanuele: il Dio-con-noi. Non è uno sconosciuto. Ha un volto umano, quello di Gesù. È una verità troppo grande per essere “compresa” con ragionamenti umani. La si comprende solo se accolta con fede.

E allora diviene una luce che avvolge e illumina gli angoli più oscuri della vita. Una luce folgorante come quella che videro i pastori nella notte di Betlemme e li riempì di gioia. I pastori, gente semplice, umile. Non a caso furono loro i primi a conoscere l’evento, attraverso la voce e il canto degli angeli. “Vi annuncio una grande gioia. Oggi è nato per voi un salvatore”.
È una verità d’amore, è un messaggio di amore, che sfugge alle leggi della logica umana, e che domanda semplicemente che si dica: sì. È tutto qui il Natale, festa eminentemente cristiana, con un unico protagonista: Gesù, chiamato il Cristo. Ho visto più di qualche Weihnachtsmarkt. Non si riesce a trovare un presepio. In alcuni paesi nordici la ricorrenza del 25 dicembre è stato trasformata in una generica festa della luce.
Rimane vero per il credente il fatto che Dio, mosso dall’amore, si è abbassato a livello dell’uomo, si è fatto carne, assumendo in tutto l’umanità, e che questo straordinario evento della storia e della fede provoca nell’uomo, commosso da tanto amore, il bisogno di dare una risposta di amore, da concretizzare nelle relazioni quotidiane. Ecco come interpreta il Natale Madre Teresa di Calcutta.
È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. Dio ha un volto: Gesù. Ha anche il volto dell’uomo, di ogni uomo.
Con l’incarnazione avviene che tutta la natura umana è impregnata di Dio. Alcuni Padri della Chiesa non esitano ad affermare che Dio ha “divinizzato” l’uomo, cosicché l’amore verso Dio passa attraverso l’uomo. Giovanni, l’apostolo ed evangelista, ne parla in una sua lettera. “Noi amiamo perché egli ci ha amato per primo. Se uno dicesse: ‘io amo Dio’, e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede”. Natale: una ineguagliabile lezione di amore. (don Pio Visentin)