Card. Scola: per una immigrazione sostenibile

Milano – Il card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano ha tenuto, ieri sera, il primo discorso alla città in occasione della festa di Sant’Ambrogio che si celebra oggi.  Tema della suo intervento “Crisi e travaglio all’inizio del terzo millennio”.

Il porporato cita, per la seconda volta – la prima lo ha fatto nel discorso di ingresso – un suo predecessore, l’arcivescovo Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI, che nel 1962 richiamava alla necessità di un dialogo tra “il sacro” e la “cosa pubblica”.
Un paragrafo del suo discorso è stato dedicato al tema immigrazione: il card. Scola si è chiesto “che fare per rendere compatibile un’immigrazione di lavoratori in un sistema economico in cui il lavoro tende a diventare sempre più un bene prezioso?”. Una risposta “efficace – ha detto – può muovere lungo due direzioni. Da un lato, si potrebbe perseguire l’idea di un’immigrazione sostenibile, cercando di definire quantità e caratteristiche dei flussi in grado di ricevere dignitosa accoglienza e adeguata integrazione nella nostra città; dall’altro ci si dovrebbe orientare verso una ben più decisa valorizzazione delle capacità e del desiderio ‘di fare’ che la grande maggioranza degli immigrati esprime quotidianamente, anche se talvolta disordinatamente per carenza di mezzi e di opportunità. Magnanimità ed equilibrio – ha aggiunto l’arcivescovo di Milano – non si escludono a vicenda, come insegna la grande tradizione di ospitalità che ha sempre fatto onore alla nostra Milano”.
Per la questione dell’immigrazione – ha concluso – “non si deve sottovalutare l’importanza del dialogo interreligioso e interculturale che domanda a tutte le confessioni cristiane un impegno deciso nei rapporti ecumenici e in quelli con il popolo eletto di Israele.