Sprar: circa 7000 i beneficiari

Roma – Nel 2010 il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) si è fondato su 138 progetti territoriali che hanno messo a disposizione 3146 posti, 2499 destinati a soggetti ordinari e 647 a persone con vulnerabilità conclamate. Mentre i beneficiari accolti sono stati 6.855, di cui l’86,4% appartenenti alla categoria degli ordinari e il 13,6% a quella dei vulnerabili.Questi alcuni dei dati che identificano la fotografia scattata dal Rapporto Sprar 2010/2011 presentato oggi a Roma da Anci/Servizio Centrale e Ministero dell’Interno.
Lo Sprar, forte di una rete di 123 enti locali (103 Comuni, 17 province e 3 Unioni di Comuni), è presente in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, con una copertura di 19 regioni su 20 (unica eccezione la Valle d’Aosta). Il primato dell’accoglienza va ancora una volta al Lazio (1580 accoglienze) con quasi un quarto delle accoglienze totali (è la presenza di Roma che fa la differenza), e a seguire Lombardia (1163 accoglienze), Sicilia (807), Puglia (499) ed Emilia Romagna (439).
Quanto al numero dei progetti ed ai posti messi a disposizione appare netto il divario tra queste regioni rispetto ad altre (Trentino-Alto Adige, Abruzzo, Sardegna e Molise), che contano – evidenzia lo studio curato da Cittalia Fondazione Anci Ricerche – ciascuno su un 1 progetto territoriale per complessivi 61 posti.
Passando ad un confronto per macroaree nel 2010 il Lazio ha accolto il 57,8% dei beneficiari Sprar ospiti nel Centro Italia; la Sicilia è la regione con il maggiore numero di persone accolte per il Sud e le Isole (46,2%), mentre Piemonte (23%) e Liguria (20,04%) lo sono per il Nord. Infine le Regioni del Sud sembrano vocate principalmente all’accoglienza dei casi vulnerabili, con il 52% di presenze sul totale nazionale.

Tra i beneficiari predominano gli uomini (76%) rispetto alle donne (24%), il 73% con età compresa tra i 18 e i 35 anni, con una diminuzione degli accolti tra i 18 e i 25 anni, che nel 2010 sono scesi al 37%; il 75% sono singoli ed il 25% con famiglia. Le famiglie complessivamente accolte sono state 581, di cui 291 nuclei monoparentali (50%), con un sensibile aumento rispetto al 39% dell’anno precedente.
Nel 2010 le prime cinque nazionalità maggiormente ‘accolte’ nel Sistema di protezione sono state: la Somalia (17%) , l’Eritrea (15%), l’Afghanistan (12%), la Nigeria (9%) e l’Iraq (5%), con percentuali quasi invariate rispetto all’anno precedente.
Le persone accolte nello SPRAR sono entrate in Italia prevalentemente via mare (60%), il 15% attraverso una frontiera aeroportuale, il 9% da una frontiera terrestre, mentre il 5% è arrivato da Paesi europei e rientrato in Italia in base al Regolamento Dublino II. Il 4% è rappresentato da bambini nati sul territorio italiano (180 bambine e bambini nati in Italia da madri accolte nello SPRAR nel 2010).
Per quanto riguarda lo status giuridico delle persone accolte, i beneficiari SPRAR titolari di una forma di protezione sono stati in totale 4.694 (68%), a fronte di 2.161 richiedenti protezione internazionale (32%). Rispetto al 2009 il dato di questi ultimi rimane invariato, mentre cala sensibilmente la quota dei beneficiari con protezione umanitaria che scende del 10% a vantaggio di quanti hanno ricevuto la protezione sussidiaria (37% del totale); la componente dei rifugiati rimane, invece, stabile al 18%.