Roma – Sul tema “Studenti Internazionali e Incontro delle Culture”, il III Congresso Mondiale di Pastorale per gli Studenti Internazionali si terrà a Roma, presso la Casa Bonus Pastor da domani (fino al 3 dicembre) su iniziativa del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
Vi prenderanno parte 135 delegati da 36 Paesi, ove maggiore è il numero degli studenti internazionali: 14 Paesi d’Europa, 8 d’America, 4 d’Asia, 7 d’Africa e 3 del Medio Oriente. I partecipanti fanno parte delle Commissioni Episcopali per la Mobilità Umana e la Pastorale Universitaria e/o appartengono a istituti religiosi, movimenti ecclesiali e organizzazioni internazionali cattoliche, impegnati tutti nell’apostolato universitario. Tra di loro anche una trentina di studenti universitari.
A seguito dei primi due Congressi Mondiali, organizzati sempre dal dicastero vaticano, il I nel 1996, sul tema “il ruolo della Chiesa nel mondo degli studenti internazionali” e il II nel 2005, sul tema “studenti internazionali e l’Istruzione Erga migrantes caritas Christi”, si intende con questo III Incontro approfondire la realtà degli studenti internazionali nel contesto dell’incontro delle culture.
Le istituzioni preposte all’educazione terziaria attraversano una fase di riforme fondamentali e stanno acquistando – si legge in una nota – grande importanza nei programmi nazionali sociali ed economici. La mobilità studentesca internazionale è in rapido sviluppo: da circa 1.68 milione nel 1999 a circa 3 milioni nel 2010. Alcuni studi prospettano che tale numero potrà raggiungere circa i 7.2 milioni nel 2025. Gran parte degli studenti internazionali si concentrava nei Paesi dell’OCED (Organizzazione per la Cooperazione Economica e per lo Sviluppo) che comprendono maggiormente Paesi di antica tradizione cristiana (es. Stati Uniti d’America, Australia, Regno Unito, Francia, Germania, Canada, Nuova Zelanda, Spagna, Austria). Oggi, a motivo della crisi economica nei Paesi sviluppati e dell’attrattiva suscitata da altre culture, nuove tendenze spingono la mobilità verso Paesi di diverse tradizioni religiose e culturali come Cina, Singapore, Malaysia, Giappone e Corea del Sud.
Il Congresso si aprirà con il discorso del Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, l’Arcivescovo Antonio Maria Vegliò, il quale intende mostrare la realtà degli studenti internazionali universitari come dono per la Chiesa e l’umanità. Il Segretario del Dicastero, Mons. Joseph Kalathiparambil, presenterà il tema del Congresso “Studenti Internazionali e Incontro delle Culture”.
Seguiranno, poi, un messaggio da parte del Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, il Cardinale Zenon Grocholewski, ed i saluti dalle delegazioni fraterne a nome dell’Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, della Comunione Anglicana e della Federazione Mondiale Luterana.
Contribuiranno ai lavori del Congresso il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, con un discorso su “Cultura e Vangelo”, e Mons. Savio Hon Tai-Fai, Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, con un testo su “Cultura e Educazione”, come pure Mons. Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster (Regno Unito) e Presidente della Commissione per la Catechesi, la Scuola e l’Università cattolica del Consiglio delle Conferenze Episcopali dell’Europa, che parlerà di “Incontro delle culture ed Evangelizzazione nella scuola/università”. Suor Martha Seide da Haiti, Docente di Teologia dell’Educazione presso l’Auxilum a Roma, presenterà un “modello di leadership giovanile nel mondo globalizzato”.
Nella prima Tavola-Rotonda si affronterà la questione dell’incontro delle culture e il suo impatto sulla fede e sui valori della gioventù di oggi. Vi interverranno P. Pierre Devos dal Belgio, Presidente del SECIS (Servizio delle Chiese europee per gli studenti internazionali), e il Dott. Michael Galligan-Stierle, Presidente dell’Associazione dei Collegi e delle Università Cattoliche degli Stati Uniti d’America.
Argomento della seconda Tavola-Rotonda saranno “le urgenze e le difficoltà di una pastorale specifica per gli studenti internazionali”. Vi parteciperanno Suor Mérète L. Klinke, Operatrice Pastorale per gli studenti a Lione (Francia) e il Sig. Mehul Dabhi, Presidente del Movimento Internazionale per gli Studenti Cattolici.
Alle due Tavole interverranno anche quattro studenti universitari (Canada, Germania, Tanzania e India) che presenteranno le loro opinioni ed esperienze nel contesto dei temi in esame.
Gli interventi e i gruppi di lavoro daranno l’opportunità di iniziare la preparazione di un possibile documento di Orientamenti, a cui, successivamente, contribuiranno anche i Dicasteri competenti della Curia Romana, per promuovere un’adeguata pastorale in favore degli studenti internazionali.
Fulcro del Congresso – spiegano al Pontificio Consiglio – l’Udienza Pontifica, venerdì 2 dicembre a mezzogiorno. Sarà “un’occasione speciale, in particolare per gli studenti internazionali che avranno la gioia di ascoltare da vicino la parola del Santo Padre Benedetto XVI sull’importanza della loro presenza nel campo dell’educazione universitaria sia per bene della società umana che della Chiesa. La parola del Papa sarà di grande sostegno e incoraggiamento”.