Milano – Nel ventennio 1990-2009 sono state 277mila le richieste di asilo in Italia: 5mila nel ‘90, 28mila nel 1991 (per oltre tre quarti legate all’“esodo” albanese), mai più di 3mila annue tra ‘92 e ‘97, oltre 18 mila all’anno tra ‘98 e 2002 con una punta di oltre 37mila nel 1999 (in tal caso per oltre tre quinti dalla ex Iugoslavia), e poi 10-15mila fino al 2007, 32mila nel 2008 (da Nigeria, Somalia, Eritrea e Ghana in primis) e 19mila nel 2009, con 12mila (dato provvisorio) nel 2010.
Talvolta anche per successiva irreperibilità dei richiedenti medesimi, molto rare sono state inizialmente le accettazioni di tali domande: nel 1991 per gli albanesi, ad esempio, 18mila bocciature su 19mila casi esaminati. Progressivamente, però, allo status di rifugiato sono state affiancate le soluzioni di riconoscimento di soggiornanti per proposta protezione umanitaria (dal 1997 sempre più, con il massimo di oltre 10mila nel solo 2007) e sussidiaria (dal 2008, per altri 2-4mila casi all’anno); e così nel complesso, in termini di permesso di soggiorno se non di status di rifugiato, gli esiti positivi sono cresciuti al 24% nel 2003, fra il 38% e il 44% nel 2004-2006 e al 54-55% — con l’eccezione al 41% nel 2009 — nel quadriennio 2007-2010. Da questo punto di vista nel 2005-2010 le Commissioni migliori sono state quelle di Trapani (con il 69% di esiti positivi), Crotone (59%) e Foggia (53%); le peggiori quelle di Gorizia (31%) e Torino (34%). – Fonte Ismu –