Rom: la professione scritta nel nome

Roma – I rom si suddividono in sottogruppi, classificati in base al lavoro svolto. Così i montenegrini Khorakhané Crna Gora sono i principali conservatori della tradizionale lavorazione del rame mentre i Rudari sono i provetti intagliatori cristiano-ortodossi, provenienti per lo più dalla Serbia. I Lovari – dall’ungherese “lò”, che significa cavallo – sono allevatori e commercianti di cavalli mentre i Kalderash, originari dei Balcani, sono storicamente dediti al mestiere di ramaio.

 
L’etimologia del loro nome – da “curin”, coltello – denuncia l’attività dei Churàra, specializzati nell’affilatura delle lame mentre i Làutari sono i suonatori di “làuto” e, per estensione, i musicisti professionisti designati all’intrattenimento, animatori di feste, matrimoni e ricorrenze.
La gran parte dei rom europei parla il “romanì” che in Italia è fortemente influenzato dai dialetti regionali: oggi è quasi del tutto dimenticato e sopravvive pressoché esclusivamente nella memoria degli anziani e nell’uso comune di alcune frasi in gergo.