Mons. Bassetti ai lunaparkisti di Perugia: siete un pezzo di comunità

Perugia – “Siamo una comunità viaggiante, una città in movimento e come tutte ha i suoi sacrifici, i suoi sforzi, le sue soddisfazioni. Oggi, la nostra soddisfazione è quella di avere il vescovo tra noi, nel nostro luogo di vita e di lavoro, come anche le autorità presenti, perché tutto sommato ci sentiamo importanti e ci sentiamo vostri concittadini. Il nostro sacrificio vale il vostro sorriso, il nostro sacrificio vale la speranza di tanti bambini che ogni giorno vengono a trovarci”. Con queste parole Enzo La Scala, rappresentante e portavoce delle 86 famiglie di giostrai che arrivano ogni anno nel capoluogo umbro in occasione delle festività di Ognissanti con le loro 142 attrazioni, ha dato il benvenuto all’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti al Luna park di Perugia giunto per la tradizionale celebrazione eucaristica tenutasi sulla pista di un autoscontro.

 
Il parroco di San Giovanni Battista in Ferro di Cavallo, nel cui territorio viene allestito ogni anno il Luna Park, don Francesco Medori, che è anche e il responsabile diocesano per la Pastorale dei fieranti e circensi, a inizio celebrazione ha detto: “siamo all’interno di un quartiere-parrocchia, che è anche luogo di lavoro di una comunità di famiglie che vive la sua vita con modalità diverse ma con le stesse problematiche di tutte le altre. La cosa importante è che l’anima respiri, perché abbiamo bisogno di spirito. Occorre che questo spirito si risvegli perché spesso rimane assopito per tanti motivi. Prendiamo esempio dai Santi Simone e Giuda Taddeo apostoli che la liturgia odierna ricorda come annunciatori del Vangelo alle genti spostandosi da un luogo all’altro”.
Mons. Bassetti, nel rivolgersi ai numerosi lunaparkisti, ha detto: “innanzitutto voglio portarvi la benedizione del Papa, che ad Assisi per l’incontro interreligioso di preghiera per la pace e la giustizia nel mondo. Anch’io ero ad Assisi con altri vescovi italiani accanto al Santo Padre e voi siete il primo gruppo di amici che incontro dopo questa storica giornata… Voi siete i miei diocesani che conosco da più anni, perché ci conosciamo fin da quando ero vescovo di Massa Marittima-Piombino e poi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Voi rappresentate una costante della mia vita…, mi sento davvero in famiglia tra voi e non potevo mancare al nostro tradizionale appuntamento. La nostra cara Angelina con i suoi 104 compiuti a giugno, la ‘nonna’ del Luna Park, rimane un punto di riferimento per tutti, soprattutto per i giovani”.
“Come ha ricordato don Francesco, il vostro parroco – ha aggiunto l’arcivescovo –, siete un pezzo di comunità parrocchiale che passate da noi, siete concittadini della terra di Dio, il vostro vivere in solidarietà sia di esempio per le nostre famiglie: non litigate mai perché il vostro vicino ha piantato l’albero sul vostro pezzo di terra, nemmeno per le riunioni di condominio…. La vostra vita è un continuo passaggio da un luogo all’altro, è un modello, un richiamo per tutti perché formate una bella comunità vedendovi insieme, soprattutto i vostri ragazzi, che il prossimo anno riceveranno la Prima comunione e la Cresima. Sarà per tutti un grande momento di festa. Chissà quanti sogni belli hanno nel cuore, per la loro vita questi ragazzi e guai a noi adulti se sciupiamo i loro sogni, anzi, dobbiamo aiutarli a realizzarli tutti, perché ci sia, come si è detto ieri ad Assisi, un mondo più umano dove il rispetto sia reciproco, perché finalmente trionfi la giustizia, perché senza la giustizia non ci sarà mai pace. Lo dico in nome delle nuove generazioni, soprattutto in nome di questi bellissimi ragazzi che sono davanti a me”.
Mons. Bassetti, concludendo l’omelia, ha detto: “voi portate nella nostra città una nota di gioia e siete anche un esempio di virtù della speranza, di cui il mondo odierno è privo, perché voi dovete sperare anche sulle cose più piccole, ad esempio che il tempo sia bello perché se piove ed è freddo tutto il vostro lavoro diventa vano. La vostra vita, caratterizzata di sacrifici e di solidarietà, è una testimonianza cristiana che la società di oggi ha bisogno”.