A Torino un convegno su “lo sterminio di rom e sinti e le nuove intolleranze”

Torino – Lunedì 10 e martedì 11 ottobre scorso si è tenuto presso la sala Lauree della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere il Convegno dal titolo “Lo sterminio di rom e sinti e le nuove intolleranze”, organizzato dall’Associazione Italiana Zingari Oggi (Aizo), che da 40 anni opera a difesa dei diritti e per la promozione dei doveri della popolazione rom.

 
Il Convegno ha visto la partecipazione di relatori da tutta Europa, i quali hanno arricchito il dibattito con riflessioni, non solo sulla tragedia dello sterminio, ma anche sulle nuove intolleranze che stanno emergendo e sui problemi che questa minoranza quotidianamente incontra nei paesi europei.
La prima mattinata del convegno è stata dedicata alle celebrazioni dei quarant’anni dell’Associazione, a cui hanno portato il proprio saluto, tra gli altri, il Preside della Facoltà di Lingue, l’ex sindaco Diego Novelli e l’attuale assessore alle Politiche Sociali, Elide Tisi, la quale ha anche consegnato alla Presidente dell’Aizo, Carla Osella, una targa di ringraziamento da parte del Comune di Torino per i 40 anni di proficua collaborazione.
Il resto del convegno è stato dedicato al ricordo dello sterminio del popolo rom e sulle nuove intolleranze. Di particolare rilievo sono stati gli interventi della parlamentare Letizia De Torre, che ha presentato il Rapporto sulla condizione di rom, sinti e caminanti, stilato dal Senato, facendo sorgere un vivo dibattito sui problemi della minoranza rom in Italia e le azioni intraprese dal governo, e il contributo di Olga Marotti dell’UNAR, la quale ha presentato gli interventi dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali a tutela dei diritti dei rom.
Tra gli interventi riguardanti lo sterminio perpetuato dai nazi-fascisti, tragico e commovente il resoconto sugli esperimenti compiuti da Mengele e il suo staff sui bambini detenuti nei campi, che è stato presentato da Erasmo Maiullari, docente di chirurgia pediatrica dell’Università di Torino, così come meticolosi ed interessanti gli interventi di Claudio Vercelli e di Rosa Corbelletto, che rispettivamente hanno presentato le basi ideologiche dello sterminio di rom e sinti in Germania e dell’internamento in Italia.
Tra i relatori internazionali, di particolare interesse sono stati i contributi di Nicolae Gheorghe, attivista rom dalla Romania e di Dusan Mladen, presidente della Camera di Commercio Romani degli Stati Uniti, che ha presentato i progetti realizzati dal suo Istituto in Serbia.
L’ultima parte del convegno, dedicata alla situazione attuale ed alle intolleranze che stanno emergendo, è stata arricchita dagli interventi di Marcella Delle Donne, che con passione ha presentato casi di emarginazione e di integrazione, richiamando con forza la necessità di un riconoscimento della minoranza rom da parte delle istituzioni italiane ed europee, e dall’intervento di Mara Francese, che ha presentato una riflessione sull’emergere di nuovi pregiudizi che, come i ghetti fecero durante la seconda guerra mondiale, impediscono la conoscenza reciproca e l’integrazione.
L’intero convegno è stato animato dal musicista Jovica Jovic, che ha suonato alcuni pezzi con la sua celebre fisarmonica durante i momenti di pausa. Lo stesso Jovica è intervenuto come relatore, portando la propria testimonianza sullo sterminio della sua famiglia e sulle difficoltà che oggi lui e i suoi figli incontrano nel percorso verso l’integrazione nella nostra società.
I relatori e il pubblico hanno condiviso la necessità primaria di riconoscere la minoranza rom quale minoranza italiana da parte dello Stato e di rendere più semplice l’accesso ai documenti e alla cittadinanza, requisiti fondamentali per una completa integrazione. Altro argomento più volte emerso è il ruolo dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa nella difesa della minoranza rom e sulla necessità di fare pressione sul governo italiano affinchè si muova per avere accesso ai fondi messi a disposizione dall’UE per l’inclusione sociale.