Mas di Sedico – Un granitico blocco di pietra del luogo sormontato da una bianca lastra di marmo; nel bronzo l’immagine della miniera con alcuni strumenti del duro lavoro di chi vi lavorava e talora vi perse la vita, una scritta essenziale ed eloquente: “In ricordo dei caduti sul lavoro e in emigrazione”: questo l’elegante monumento che a Mas di Sedico lo scorso 9 ottobre la “Monte Pizzocco” e il comune di Sedico hanno inaugurato. Una limpida giornata di sole ha rallegrato la cerimonia, iniziata con la Messa in ricordo dei Caduti e seguita da un’assemblea numerosa e partecipe, con la presenza dei sindaci e i delegati dei cinque comuni del territorio, di dirigenti e soci dell’Associazione e delle numerose Famiglie di emigranti ed ex emigranti. Il rito, reso suggestivo dalle voci della corale giovanile del luogo, si è aperto con le belle parole del celebrante don Paolino Rossini che, nel ricordo dei nostri emigranti che hanno percorso le strade di ogni parte del mondo, ne ha sottolineato sacrifici, speranze, valori. La banda di Sedico ha accompagnato il corteo sino al monumento, accanto al quale la cerimonia ha vissuto i suoi momenti centrali, curati dal vicesindaco Roberto Maraga, e aperti da un pensiero alle Vittime del Vajont nel giorno in cui, 48 anni fa, ebbe luogo la tragedia. Poi si sono succedute le parole del presidente Marco Perot, con un sentito ringraziamento a quanti hanno reso possibile la realizzazione dell’iniziativa., del sindaco Giovanni Piccoli, del consigliere regionale Dario Bond, del Presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo Gioachino Bratti, tutti con un forte richiamo ai valori della memoria da cui trarre sprone per progredire, del lavoro e della gratitudine. A suggello il taglio del nastro, lo scoprimento e la benedizione dell’opera, solennizzati dalle note dell’inno nazionale che hanno concluso degnamente la manifestazione.