Roma – Gli italiani che “allontanandosi dall’Italia, non hanno mai perso, né hanno voluto abbandonare l’identità nazionale”, sono stati ricordati ieri sera da mons. Giovanni Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, intervenuto a Palazzo Borromeo, sede della rappresentanza diplomatica italiana presso la Santa Sede per celebrare solennemente i 150 anni dell’unità politica del Belpaese. Allo stesso incontro, sul tema “La Chiesa, lo Stato, le Regioni e l’Unità d’Italia” è intervenuto anche il card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
“Nella mia personale esperienza – ha detto mons. Becciu – ho incontrato in vari Paesi del mondo imprenditori, professionisti, operai, come anche sacerdoti e persone consacrate italiane a servizio dei propri connazionali”.
“E che dire – ha subito aggiunto – dei numerosissimi missionari e missionarie italiani che arrivano quasi a farsi adottare dalle popolazioni al cui servizio hanno dedicato la vita?”.
Per il card. Bagnasco “se non si riesce a far emergere le condizioni per un patto intergenerazionale che metta i giovani nei pensieri e nel cuore degli adulti, sarà veramente difficile aprirsi al futuro, atteso il crollo demografico, la cui portata etica e sociale è stata troppo a lungo disattesa. In tale contesto è necessario riconoscere sempre più e valorizzare la vasta rete del volontariato sociale cattolico”.