Napolitano: “tra Italia e Romania un fitto intreccio di passato, presente e futuro”

Da oggi la visita del Capo dello Stato italiano in Romania

Roma – “I legami fra Romania e Italia sono un fitto intreccio di passato, presente e futuro. Il passato della civiltà romana spintasi alle foci del Danubio; il presente delle schiere di lavoratori, imprenditori, studenti e famiglie che si muovono attraverso le nostre frontiere, alimentano le nostre economie, arricchiscono le vita culturale e artistica delle nostre città; il futuro di due paesi fortemente impegnati nella costruzione dell’Europa e nello sviluppo della comunità atlantica”.

 
Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla vigilia della visita di Stato in Romania in programma oggi e domani, in un messaggio pubblicato dal periodico rumeno in lingua italiana “Sette Giorni” con il titolo “Un impegno comune per un’Europa più forte e più integrata”.
“L’integrazione europea – ha scritto il Capo dello Stato – ha visto l’Italia fare da battistrada con gli altri Paesi fondatori di quella che oggi è diventata l’Unione Europea di 27 Stati membri, e vede oggi la Romania apportarvi la freschezza di nuove energie e di forte dinamismo. Per affrontare le sfide del XXI secolo l’Europa ha bisogno della continuità dei paesi fondatori e della creatività dei nuovi membri. Da sempre ancorata alla civiltà europea, la Romania ha ritrovato il suo posto nella nostra grande famiglia continentale. Adesso condividiamo l’impegno per proseguire insieme il cammino”.
“Ho accolto con grande piacere – ha affermato il Capo dello Stato – l’invito ad una visita di Stato del Presidente Basescu. La sua calorosa partecipazione alle celebrazioni del 2 giugno scorso a Roma in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia aveva testimoniato la vicinanza di sentimenti fra le nostre due nazioni. Come pure l’hanno testimoniata i numerosi romeni che hanno entusiasticamente aderito agli eventi celebrativi organizzati dalla nostra Ambasciata a Bucarest. La presenza di un’operosa comunità di lavoratori romeni in Italia e lo straordinario attivismo della nostra imprenditoria in Romania sono due facce della stessa medaglia. Centinaia di migliaia di italiani e di romeni dividono fra i due paesi la dimensione lavorativa e quella degli affetti familiari: di casa a Torino come a Bucarest, a Roma come a Timisoara”.
“La tradizione delle radici latine, vigorosamente sopravissuta nelle nostre due lingue, si è rinnovata – ha rilevato il Presidente Napolitano – nei rispettivi processi di unificazione nazionali realizzatisi nel 1859 e nel 1861. La comune appartenenza europea ed atlantica vi infonde nuova linfa vitale di valori ed interessi comuni. I governi italiani hanno costantemente sostenuto il percorso europeo della Romania, appoggiandone le aspirazioni di adesione alla NATO e all’UE, anche quando il traguardo euro-atlantico appariva arduo e remoto. L’Italia si rallegra del successo di Bucarest nel conseguire, nell’arco di pochi anni, entrambi i traguardi. Incoraggiamo adesso Bucarest verso gli ulteriori obiettivi strategici di adesione allo Spazio Schengen, di adozione dell’euro e di definizione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica nel settore della giustizia e degli affari interni. Siamo convinti che tali obiettivi siano alla portata della Romania; certo richiedono un impegno forte e costante che, sono sicuro, non mancherà da parte delle istituzioni e della società civile romene.
“Anche in questo momento di difficile crisi economica – ha concluso il Capo dello Stato – i romeni hanno cara l’appartenenza all’Unione Europea. Proprio il mese scorso è stato ripreso a Bucarest al più alto livello un dibattito sulla necessità di rilanciare il processo federativo europeo per far fronte in maniera efficace alle sfide della globalizzazione. L’appartenenza all’Unione è caratterizzata dalla volontà d’integrarsi in istituzioni comuni e dalla visione di una sovranità condivisa indirizzata al conseguimento di traguardi che nessun singolo Stato nazionale potrebbe da solo realizzare. Un’Unione più integrata rafforza ulteriormente il vincolo di profonda solidarietà e fratellanza che già unisce da tempo i nostri popoli. La cooperazione italo-romena in ambito europeo e atlantico può contribuire attivamente, oltre che alla reciproca prosperità e sicurezza, al governo della complessa, contraddittoria e avvincente realtà internazionale contemporanea”.