Catanzaro – Si registra in Calabria la maggiore presenza di studenti rom nelle scuole regionali. Lo ha reso noto l’assessore regionale al cultura Mario Caligiuri, parlando della riunione del gruppo di lavoro che si occupa dell’emergenza Rom in regione. Caligiuri ha sottolineato la priorità dell’integrazione degli studenti rom e delle loro famiglie per “elevare la qualità dell’istruzione e del contesto sociale. Partendo dalla premessa che nell’ultimo anno, la presenza dei rom nelle scuole calabresi è aumentata del 10%, insieme al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco Mercurio, stiamo predisponendo – ha spiegato – politiche specifiche che metteremo in atto già dalla fine dell’anno, per favorire l’inclusione e la riduzione dell’abbandono scolastico, mirate ai rom nelle aree di maggiore presenza. Infatti, a nessuno sfugge l’importanza di fare frequentare le istituzioni scolastiche ai minori rom”.
Nel corso della riunione sono stati presentati i primi risultati di un censimento avviato dal gruppo insediato dall’assessore Caligiuri che vede la partecipazione dell’Ufficio Scolastico regionale, delle Prefetture e di esperti in politiche scolastiche sui rom. Secondo i dati raccolti, che sono ovviamente provvisori, in Calabria si registra una presenza ufficiale di 13.000 rom. Di questi, il 55% ha un’età inferiore ai diciotto anni. Inoltre, la Calabria è la prima regione – spiega una nota – se si considera l’incidenza degli alunni nomadi sul totale degli alunni totali, che è pari allo 0,35%, superiore a ogni altra realtà italiana. Il gruppo sta monitorando alcuni progetti educativi, già sperimentati con successo in Calabria, per individuare un possibile modello di sperimentazione da avviare nel prossimo anno scolastico in otto aree del territorio regionale, attraverso l’individuazione di scuole che fungeranno da polo nei singoli ambiti.