Roma – L’organizzazione della cura pastorale dei fedeli ucraini greco-cattolici presenti in Italia è strutturata in modo bilaterale coinvolgendo due gerarchie ecclesiastiche, quella della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina e quella della Chiesa italiana.
Le figure che partecipano direttamente alla vita pastorale sono, oltre ai sacerdoti appartenenti alla Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, anche altre persone, che vengono proposte e nominate dalla competente autorità ecclesiastica. Esse sono: il visitatore apostolico; il coordinatore pastorale. Invece i ministri sacri ucraini ricevono il proprio incarico (giurisdizione) per il servizio pastorale a favore dei fedeli ucraini dal Vescovo diocesano (italiano).
Sia i sacerdoti greco-cattolici ucraini che i fedeli residenti in Italia si trovano sotto la giurisdizione dell’Ordinario del luogo (can. 916 § 5 CCEO).
Visitatore Apostolico
Il ruolo principale del Visitatore Apostolico per i fedeli greco-cattolici ucraini in Italia è volto soprattutto alla ricerca di informazioni circa il numero dei fedeli e la loro situazione canonica. Inoltre ha il compito di stabilire ed approfondire il rapporto sia pastorale che canonico tra lui e la gerarchia latina (italiana). Per dare un carattere più concreto ed organizzativo al servizio pastorale si è proceduto alla divisione delle comunità dei fedeli secondo la strutturazione geografica italiana (Nord, Cento, Sud) scegliendo per ciascuna di esse dei rappresentati tra i sacerdoti greco-cattolici ucraini che hanno anche il compito di essere coordinatori nelle loro zone.
Coordinatore nazionale per la pastorale
La seconda figura è costituita dal coordinatore nazionale per la pastorale che, su proposta del Visitatore Apostolico e col consenso del proprio Vescovo eparchiale (diocesano), viene nominato per un quinquennio dal Presidente della CEI (cap. II art. 11 Erga migrantes caritas Christi).
Sacerdoti greco-cattolici ucraini
Attualmente in Italia esistono 139 Comunità che sono stabili e prestano il loro servizio ai fedeli greco-cattolici ucraini. In Italia esiste soltanto una parrocchia personale greco-cattolica ucraina a Roma e un’altra chiesa con il titolo della basilica minore di Santa Sofia, che svolge le funzioni di chiesa rettorale.
Lo stato canonico delle altre Comunità ucraine è equiparato alla cappellania/missione per i fedeli di un’altra Chiesa sui iuris dimoranti nel territorio di una diocesi latina. Altre comunità vengono guidate da 53 sacerdoti che in seguito hanno ottenuto dai Vescovi latini (italiani) i decreti di nomina per il servizio pastorale nei confronti dei fedeli ucraini residenti nelle loro diocesi.