Napoli – Solidarietà e vicinanza giungono dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ai cittadini di Procida e della costiera sorrentina mobilitati per chiedere la liberazione dei marittimi che da febbraio sono nelle mani dei pirati somali a bordo di due navi, la “Savina Caylyn” e la “Rosalia d’Amato”. Napolitano ha espresso «partecipazione e vicinanza» con una lettera del consigliere diplomatico del Quirinale, Stefano Stefanini, al Collegio nazionale dei Capitani e all’associazione Gente di Mare. Il presidente, scrive Stefanini, «segue costantemente gli sviluppi della vicenda attraverso i ministeri della Difesa e degli Esteri» ed è stato «profondamente colpito» dal recente e disperato appello del comandante della “Savina Caylyn”, Giuseppe Lubrano Lavadera.
L’uomo, in una foto inviata via fax alla famiglia e pubblicata dai giornali, appare insieme ad alcuni suoi uomini, emaciati e impauriti, sotto la minaccia delle armi dei pirati. Il comandante, nell’ultima telefonata alla moglie, tre settimane fa, prima che le comunicazioni fossero bruscamente interrotte, era riuscito a raccontare la loro condizione di ostaggi: senza cibo, senz’acqua, in condizioni igieniche precarie, vittime della rabbia dei loro aguzzini che non hanno ricevuto risposta alla loro richiesta di soldi per riscattare navi ed equipaggi. Il messaggio del Capo dello Stato suscita il soddisfatto commento di Antonino Persico, presidente dell’associazione Gente di Mare. Che però puntualizza: «Allo stato attuale le trattative e l’intervento delle istituzioni non hanno determinato risultati apprezzabili: la nostra mobilitazione continuerà fino a quando gli undici marittimi italiani in mano ai pirati non saranno stati liberati». Proseguono quindi le iniziative del Coordinamento di cittadini procidani “Liberi Subito”.
Dopo la manifestazione di sabato scorso e il corteo di barche martedì, con migliaia di persone, oggi un corteo-fiaccolata partirà da Marina Grande e percorrerà le strade dell’isola fino a raggiungere Marina Chiaiolella. Dal 1° settembre un presidio permanente sarà invece allestito sotto Montecitorio. “Procida non si ferma” è la promessa del sindaco Vincenzo Capezzuto.