Camminando e digitando

Da tutto il mondo su strade e su reti verso la Gmg di Madrid

Madrid – Più di un milione di giovani che in queste ore sta giungendo a Madrid per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù, si è spostata da casa via terra, per mare e per aria. Qualsiasi modo è buono per partecipare a questo appuntamento con il Papa. E ora, per chi non può frequentare fisicamente, gli Stati Uniti hanno lanciato un pellegrinaggio virtuale.
600 chilometri a piedi è l’impresa compiuta da un gruppo di Barcellona. Infatti, un gruppo di giovani catalano della parrocchia di Santa Teresita del Niño Jesús del quartiere di Gracia di Barcellona, composto da 131 ragazzi e ragazze tra i 16 e i 25 anni, accompagnati da due sacerdoti, sono partiti il 22 luglio da Barcellona e arriveranno a Madrid, il 18 agosto, dopo aver camminato oltre 600 chilometri. La via che hanno scelto non è la più breve, ma hanno trovato quella che passava per i paesi più piccoli dove hanno potuto dare testimonianza del fatto che i giovani sono dalla parte del Papa.
“Nei paesini la gente ci ha accolto con meraviglia e ci hanno offerto ospitalità con molta gioia”, ha raccontato Elena Trius. Come aneddoto di questo singolare viaggio Elena ci racconta che porta sempre con sé un crocifisso e “un conducente di un trattore ci ha chiesto di fermarci per permettergli di baciarlo”. Sono passati per Saragozza, La Almunia de Doña Godina (7.800 abitanti), El Frasno (477 abitanti), La Muela (5.000 abitanti), Fuentes de Ebro (3.700 abitanti) e in questi giorni stanno passando per Calatayud. Il parroco, padre Ferrán Lorda, spiega che l’idea è nata innanzitutto dalla gioia che Benedetto XVI ha scelto la Spagna per l’edizione 2011 della Gmg, ma non solo. Nel 2008, infatti, un gruppo della parrocchia ha partecipato alla Gmg di Sidney, il che però ha comportato un grande sforzo sia per la lontananza sia per i costi del viaggio. Così per scherzo alcuni giovani hanno proposto di rendere difficile anche l’andata a Madrid e per farlo si è deciso di andare a piedi. Il pellegrinaggio si è prefisso tre obiettivi: “la crescita personale dei giovani, dar testimonianza di Cristo nel mondo, aiutare la costruzione di una scuola in Burkina Faso”, ricorda padre Lorda. A Saragozza il gruppo si è ricongiunto con i genitori e ha trascorso la giornata in famiglia. Per il parroco è importante far capire che “la Gmg tocca tutta la famiglia”. Infine genitori e figli si riuniranno di nuovo a Barajas, alle porte di Madrid, e faranno insieme l’ultimo tratto di pellegrinaggio.
Sophie e Julien hanno offerto tre posti nella loro auto in modo che altri pellegrini possano partecipare alla Gmg100 % naturale. Molti, infatti, sono i pellegrini che scelgono il trasporto per strada per arrivare a Madrid e alcuni di questi hanno deciso di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente condividendo l’auto o l’autobus attraverso il sito internet di “carpooling” (auto di gruppo) della Giornata mondiale della gioventù. È il caso di Sophie Winkel, una giovane francese che viaggerà da Valencia a Madrid con il suo sposo e tre argentini con i quali è entrata in contatto attraverso l’applicazione ufficiale di “carpooling”.
“Mi è sembrata un’idea molto buona– giacché noi eravamo solo due persone e avevamo tre posti liberi in auto. Ho a cuore i problemi ambientali, ma mi è anche piaciuta l’iniziativa per consocere altri pellegrini di diversi paesi; credo che questa sia la forma migliore per andare alla Giornata mondiale della gioventù”, afferma Sophie.
Per mare arriverà un gruppo di 14 ragazzi francesi della diocesi di Cambrai che viaggeranno in barca a vela. La “Stella del Mare” ha cominciato la sua traversata il 5 agosto da Hendaya. Viaggiano in concomitanza con un altro gruppo che si spostano a piedi dal Cammino di Santiago. Molti pellegrini arriveranno, ovviamente, in aereo, ma è la prima volta che a una Giornata mondiale della gioventù ci sarà una delegazione che volerà dall’Isola di Pasqua (Cile), un’isola in mezzo all’Oceano Pacifico. Per l’occasione è stato organizzato un volo speciale per circa venti giovani. Un’iniziativa singolare è stata lanciata dall’Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, che ha creato sia un’applicazione di Facebook ad hoc, sia un analogo sito web (http://www.virtualworldyouthday.org/) per chi non è iscritto al famoso social network. In questo modo tutti i “pellegrini virtuali” potranno creare un proprio “avatar” (un personaggio virtuale che rappresenta la persona in Internet) e così partecipare digitalmente, con anche l’opportunità di caricare in tempo reale foto e video. Sarà possibile partecipare all’evento inviando messaggi scritti, mentre le mappe di Google forniranno le immagini dei pellegrini realmente presenti e le loro posizioni momento per momento. (SIR)