Milano: festa del Carmine per la comunità multiculturale

Milano – Si svolgerà il prossimo 16 luglio la festa della Madonna del Carmine. Una giornata in cui la Chiesa celebra l’apparizione della Madonna a San Simone Stock e l’istituzione dello Scapolare, vestito e simbolo di devozione mariana, strumento di salvezza per coloro che lo portano.
«Si tratta di un culto legato all’origine del movimento mariano sul Monte Carmelo tra il III e IV secolo d. C. La sua origine nasce dalla promessa fatta dalla Madonna a San Simone Stock di andare personalmente in Purgatorio a prendere le anime di coloro che hanno portato durante la loro vita lo Scapolare con intensa religiosità», spiega padre Beniamino Rossi, vicario parrocchiale.
Il Monte Carmelo rappresenta ancora oggi la centralità della figura di Maria nella fede cristiana e la difficile ascesa verso la contemplazione di Dio. In questa solennità cade la festa patronale della chiesa della Madonna del Carmine. Nel centro della città, tra via Ponte Vetero e via Madonnina, a due passi dal Castello Sforzesco e alle spalle di Brera, Santa Maria del Carmine, «nobile chiesa del castello», fu eretta per volontà di Gian Galeazzo Maria Visconti nel 1400, come sede (con l’omonimo convento) dell’Ordine dei Carmelitani. Dopo la loro soppressione nel secolo XVIII, la chiesa è diventata parrocchia territoriale milanese. Alla fine degli anni Ottanta è stata affidata alla Congregazione scalabriniana per essere la sede anche della “Parrocchia personale per i migranti di lingua inglese” (parrocchia San Carlo Borromeo), che ha la cura pastorale anche della comunità filippina cattolica di Milano. Da qui è nata, nella chiesa e nei locali del Carmine, l’esperienza di un “progetto di pastorale intercomunitaria” tra le tre comunità che la frequentano: gli italiani residenti, i cattolici di lingua inglese e la comunità filippina.
«I filippini sono sicuramente i più numerosi, mentre la parrocchia territoriale, formata dagli abitanti del quartiere, conta poche persone, prevalentemente anziane, perché la zona è ormai vissuta come luogo di passaggio, sede di negozi e uffici, oppure punto di riferimento della movida serale – precisa il vicario -. Sono pochi anche i cattolici di madrelingua inglese che formano la cosiddetta “parrocchia personale”: per lo più persone che provengono da Stati Uniti o Gran Bretagna e che risiedono a Milano per studio o per lavoro».
Ogni comunità ha il suo consiglio pastorale e tutte e tre collaborano in un consiglio intercomunitario. Quando poi ci sono festività dell’una o dell’altra, tutti sono chiamati a partecipare. «È un progetto molto bello. Certo, è più facile farlo funzionare sulla carta che nella realtà di ogni giorno, dove bisogna fare i conti con persone di lingue, culture e abitudini diverse», aggiunge padre Beniamino.
Ad anticipare la festa della Madonna del Carmine, fino al 15 luglio si svolgerà la Novena, durante la celebrazione della Messa pomeridiana delle 18.30. Il 16 luglio, invece, in occasione della festa, verranno celebrate le Messe secondo il seguente orario: 8, 9.30, 11, 16.30 e 18.30 (Messa solenne). Mentre alle 15.30 è prevista la recita del Rosario con l’esposizione eucaristica. Durante tutta la giornata i sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni e sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria. Tutti i fedeli che lo desiderano, poi, potranno ricevere lo Scapolare e la benedizione degli oggetti religiosi. Si potrà, inoltre, visitare la «sacrestia artistica», capolavoro dell’intagliatore barocco valtellinese Giovanni Quadrio. (C. Conti – www.chiesadimilano.it)