Lampedusa: appello del CSER (scalabriniani) a promuovere “turismo intelligente”

Roma – “Lampedusa non merita di essere penalizzata per la sua solidarietà” ma “merita di essere visitata da un turismo intelligente”. L’appello a visitare Lampedusa viene dal portale di informazione “Roma intercultura” (www.roma-intercultura.it), promosso dal Centro studi emigrazione Roma (CSER) dei missionari scalabriniani.

 
Dopo un viaggio di alcuni giorni nell’isola, ci si è resi conto che “la macchina dell’accoglienza è divenuta efficiente” mentre “l’economia, che si regge quasi totalmente sul turismo estivo, ha subito un grave colpo. Si calcola che la contrazione delle presenze turistiche raggiunga il 70 %”.
“Il 29 giugno, mentre eravamo lì – osservano -, ci sono stati cinque sbarchi, con l’arrivo di oltre mille profughi nella giornata. Eppure, pur trovandoci in paese, a poca distanza, non ci siamo accorti di nulla”.
“I lampedusani scontano l’immagine della loro terra considerata come luogo di approdo degli africani in fuga”, perché “si è trovata, suo malgrado, al centro di un movimento provocato da cambiamenti epocali”, si legge: “Lampedusa merita di essere visitata, ma non da un anonimo turismo di massa – sottolineano -. Merita un turismo intelligente, che sappia sì apprezzare le ineguagliabili bellezze naturali (mare trasparente, fondali da sogno, spiagge meravigliose), ma che soprattutto abbia desiderio di partecipare, perché ai crocicchi della storia è interessante esserci”.