Tra gli appuntamenti anche una visita ad una parrocchia di gitani
Liegi – Un invito a “guardare con fiducia alla realtà attuale della nostra vita parrocchiale, delle nostre diocesi, della Chiesa nei nostri paesi europei”. È quanto ha affermato all’agenzia cattolica SIR mons. Alphonse Borras, Vicario generale della diocesi di Liegi, presentando il 26° Colloquio Europeo delle Parrocchie (CEP) “Parrocchie, luoghi di speranza – Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi”, che si svolgerà a Nyíregyháza (Ungheria) dal 17 al 22 luglio.
Punto di partenza del CEP di quest’anno sarà uno sguardo alle chiese dell’Europa dell’est e al loro movimento ecumenico; ci sarà spazio anche per alcune testimonianze che vengono dal passato della seconda guerra mondiale e del periodo comunista, ma sono pure previsti una preghiera ecumenica e un pellegrinaggio finale al santuario di Máriapócs.
Per i giovani, dai 16 ai 24 anni, ci sarà un programma parallelo specifico che prevede, tra l’altro, visite ai disabili e a una parrocchia di gitani.
Il primo Colloquio europeo delle parrocchie, che ha cadenza biennale, si è svolto nel 1961 ed è nato dalla riflessione di una cerchia di amici all’università di Bonn, diventati poi parroci in alcune importanti città continentali, su come le chiese in Europa, accanto alle diversità particolari, potessero scambiare esperienze e sostenersi reciprocamente. Oggi il 60% dei partecipanti al CEP è laico.