Un convegno a San Pietro al Natisone il prossimo 9 luglio
Udine – Una panoramica delle religioni immigrate in Italia e loro rapporto con le istituzioni e con la società” è il tema della giornata di studio che il Centro culturale Veritas promuove il 9 luglio a San Pietro al Natisone (Udine). Da alcuni mesi l’Associazione Centro Veritas sta indagando sul fenomeno delle migrazioni, in particolare sulle religioni di cui sono portatori i migranti. Mentre in Occidente si sta verificando un calo e un indebolimento dell’appartenenza religiosa i migranti fanno del fatto religioso una loro caratteristica identitaria.
Quello del 9 luglio è il IV incontro promosso dal Centro: interverrà p. Giovanni La Manna del Centro Astalli di Roma che parlerà del rapporto delle religioni immigrate con le istituzioni civili e religiose in Italia L’intervento di p. La Manna si inserisce nella ormai lunga serie di incontri estivi su temi religiosi e culturali che p. Mario Vit organizza nelle Valli del Natisone, denominati Terentius day dal nome di un singolare personaggio, scomparso di recente, che incarnava un modo di affrontare la vita non convenzionale. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la forania e l’associazione don Eugenio Blanchini di Cividale con il patrocinio del Comune di San Pietro al Natisone. In questo particolare momento, in cui il tema dell’immigrazione risveglia immotivate paure e fa assumere alle autorità provvedimenti contradditori quando non del tutto inutili e lesivi della dignità umana, l’intervento di p. La Manna nelle Valli offrirà una lettura ponderata del fenomeno migratorio e delle sue conseguenze anche in materia religiosa, basata sulla sua lunga esperienza a guida del Centro Astalli di Roma, spiegano i promotori. Questa associazione ha iniziato la sua attività nel 1981, dopo la fondazione del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati ad opera di p. Pedro Arrupe, allora superiore generale dei Gesuiti. Accompagnare, servire, difendere i diritti dei rifugiati e degli sfollati di tutto il mondo: questa è la missione che il Centro Astalli ha scelto di portare avanti nella realtà italiana.
In totale, considerando nell’insieme le sue differenti sedi territoriali (Roma, Vicenza, Catania e Palermo) il Centro Astalli vede ogni anno accedere ai propri servizi circa 20.000 persone.