Catania: sei rifugiati inseriti in un cantiere edile

Catania – Quattro titolari di protezione internazionale rimasti senza fissa dimora in seguito ad uno sgombero a Catania, e altri due titolari di protezione internazionale già ospiti di strutture Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Catania sono stati inseriti in un’azienda edile di Caltagirone come operai di cantiere.

 
E’ uno degli interventi del progetto Nautilus che, volto all’integrazione dei rifugiati, ha istituito dieci sportelli di orientamento e informazione nelle città in cui sono presenti i Centri di accoglienza per i richiedenti asilo (Cara), più altri due a Torino e a Catania. Inoltre, grazie alla collaborazione con i progetti Sprar del territorio si sono individuati, attraverso la somministrazione dei questionari (una delle attività previste dal progetto), i profili di titolari di protezione internazionale più adatti a ricoprire il ruolo di mediatore culturale, e cinque di loro sono stati assunti proprio nell’ambito del progetto Nautilus.
Nautilus è finanziato dal Fondo europeo per i rifugiati e dal Dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell’Interno, ed è promosso da Connecting People, soggetto capofila, in partnership con l’Iom, il Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale dell’Università “La Sapienza” di Roma, il Consorzio mestieri e l’Aiccre (Associazione italiana Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa”.