“Non più stranieri né ospiti ma concittadini”

Domenica scorsa la Festa dei Popoli a Brescia promossa dalla Migrantes

Brescia – Si è svolta domenica scorsa a Brescia la seconda edizione della Festa dei Popoli, che si è rivelato essere un evento straordinario per la città intera e per le numerose comunità etniche presenti a questo appuntamento. La Festa dei Popoli 2011, all’insegna dello slogan “Non più stranieri né ospiti ma concittadini”, organizzata dall’Ufficio Migrantes e dalla parrocchia della Stocchetta, aveva come obiettivo principale far vivere la diversità non come qualcosa che divide e crea barriere, ma come opportunità di arricchimento reciproco e possibilità di convivenza. La Festa ha visto la presenza di personalità come il Sindaco di Brescia, Adriano Paroli, il questore di Brescia, Vincenzo Montemagno, l’Assessore alla Famiglia del Comune Giorgio Maione, e ancora il responsabile del progetto di intercultura “L’Italiano in Famiglia” dell’Istituto Scolastico Provinciale, Patrizia Capoferri, il Vicesindaco di Concesio, il Presidente della Circoscrizione Nord, il Console Pakistano, rappresentanti dei Sindacati, ai quali, p. Toffari, Direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi, ha dato l’opportunità di salutare tutti i presenti.

 
La giornata ha avuto inizio con la celebrazione della Santa Messa presieduta dal Vescovo Luciano Monari, il quale all’inizio della celebrazione ha sottolineato il valore dell’eucarestia: “Sempre, quando si celebra un’Eucarestia cattolica, dunque universale, fatta in una piccola parrocchia, cioè con le persone che abitano questo territorio, si celebra un rito con il cuore aperto all’umanità intera, perché questo è il cuore di Gesù, che è venuto per tutti gli uomini, la sua salvezza è per tutti gli uomini e il suo amore è senza riserve. Inevitabilmente l’eucarestia deve essere fatta così, in un luogo concreto con persone che hanno tra di loro dei legami ma con un’apertura alla Chiesa intera e all’umanità intera. Oggi questo si vede molto bene”. Si è materializzata durante questa giornata la dimensione universale dell’Eucarestia. In un giorno si è resa visibile quell’unità fatta dalle diversità, quell’apertura all’universale possibile grazie a quei legami concreti che si creano nel particolare di un territorio. I cori delle diverse comunità che hanno animato l’Eucarestia, insieme alle letture e preghiere in varie lingue, hanno reso l’universalità e la cattolicità della Chiesa molto più tangibile nella limitatezza del territorio parrocchiale. Particolarmente bello ed emozionante è stato il momento della preghiera del Padre Nostro, recitato da tutti i partecipanti, ognuno nella propria lingua madre: è stata una piccola pentecoste!
La città di Brescia ha attraversato negli gli ultimi mesi difficoltà e tensioni, in cui gli ostacoli politici-amministrativi hanno rischiato di compromettere e limitare negativamente il rapporto della città con le comunità immigrate. Avvenimenti come la Festa dei Popoli aiutano a dare speranza e a lanciare segnali positivi per una convivenza pacifica, basata sull’amore.
La Festa dei Popoli è stata anche l’occasione per invitare fratelli di altre religioni. Ha avuto luogo infatti una tavola rotonda sul dialogo interreligioso, con rappresentanti musulmani, sikh ed indù. Conoscersi è il primo passo per dialogare senza pregiudizi né paure, come ha ricordato Franco Valenti nel moderare la conferenza.
Non c’è stato tempo per annoiarsi durante la giornata, grazie ai tanti colori e sapori a cui tutti sono stati invitati a prendere parte, degustando i cibi, visitando gli stand e ammirando lo spettacolo di danze e canti delle comunità dell’Albania, Algeria, Argentina, Bangladesh, Camerun, Costa D’Avorio, Cuba, Eritrea, Filippine, Ghana, India, Italia, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Perù, Senegal, Sri Lanka, Togo, Ucraina e Venezuela.
La giornata è passata anche all’insegna del divertimento, soprattutto per i più piccoli. Sin dalla mattina, infatti, è stata allestita una mostra per i bambini.
Alcune classi della scuola “N. Sauro” del Villaggio Prealpino e della scuola primaria di Concesio hanno partecipato alla realizzazione della mostra, grazie alla collaborazione delle loro insegnanti, preparando disegni sul tema dell’intercultura; i bimbi che invece hanno preso parte alla festa hanno anch’essi contribuito a rendere ancora più interessante questa mostra, regalando disegni realizzati durante il corso della giornata.
Sempre dedicato ai bambini, è stato creato uno spazio gioco gestito ed animato dai giovani Scout di Brescia 2, che con disponibilità e allegria hanno intrattenuto i nostri piccoli amici.
Inutile descrivere le gioia di questi bambini nel partecipare a questa giornata di festa ma, soprattutto, sono degne di nota la loro estrema facilità nel saper condividere spazi, giochi, tanto divertimento e la loro inesauribile voglia di divertirsi insieme senza problemi di lingua o colore della pelle, avendo solo come comune denominatore l’essere bambini oggi a Brescia nel 2011.
Capacità innate che non fanno altro che essere d’esempio a noi adulti.
E nonostante il temporale che si è abbattuto su Brescia nel pomeriggio, la Festa ha riscontrato un grande successo tra i partecipanti, e ha destato nei cuori di tante persone desideri di nostalgia per un mondo di pace che può e deve essere una realtà. Basta unire i voleri e gli sforzi di tutti coloro che vedono nell’altro l’immagine del Creatore e nel diverso non più uno straniero di cui aver paura né un ospite solo da accogliere ma un concittadino con cui condividere i doni della creazione e l’amore che Dio ha riversato su tutti indistintamente.