Belluno: domenica la Festa dei Popoli

Invitati anche i Rifugiati ospiti in provincia

Belluno – Sono stati invitati anche i Rifugiati ospiti in provincia di Belluno alla Festa dei popoli, organizzata dalla Migrantes della diocesi di Belluno-Feltre.
“La festa – dice mons. Umberto Antoniol, delegato diocesano Migrantes– vuole far incontrare i migranti presenti nel nostro territorio, per sottolineare la ricchezza delle diverse etnie che si ritrovano in uno spirito di fratellanza universale. Lontani geograficamente ma ora vicini grazie alle migrazioni, popoli e genti di diversa lingua, cultura e religione, sapranno mettersi insieme per fare festa”.
Il programma si apre con l’accoglienza alle 14.30 nella sala teatro del Centro diocesano “Giovanni XXIII” e prosegue con un breve saluto da parte degli organizzatori. Il microfono passerà quindi, come più volte nel corso del pomeriggio, al celebre cantautore Giorgio Fornasier che proporrà il canto dell’emigrazione bellunese “No sta piander Catineta” e altri classici del genere, quali “Merica Merica”; Fornasier però ha scelto il pubblico della “Festa dei popoli” per presentare il suo nuovo canto, intitolato appunto “Emigranti”. Il primo gruppo di immigrati a salire sul palco, per proporre un canto, sarà quello dei Filippini, seguiti dal gruppo “Diaspora”, nome che coinvolge gli immigrati bellunesi dall’Africa francofona. A seguire i gruppi delle Ucraine, del Brasile, dell’associazione “Alba azione di gioia”, delle donne Rumene. Oltre ai canti e alle danze, non mancheranno momenti più impegnati, con alcune comunicazioni che riguardano gli immigrati; nella scaletta c’è anche l’intervento di Sherif, un immigrato egiziano, che presenterà il suo nuovo libro. A conclusione, i partecipanti si alzeranno in piedi per unirsi nell’esecuzione dell’Inno di Mameli, per i 150 anni dell’Italia unita. Attorno alle 17 si uscirà nel cortile del Centro e ogni gruppo offrirà qualche specialità del proprio paese. Anche i Bellunesi saranno presenti per offrire qualche assaggio tipico della cucina locale. 
“La Festa dei popoli ci offre un pomeriggio all’insegna della amicizia e della condivisione che si va sempre più allargando. Vuole essere un momento forte di aggregazione per superare le tante barriere, alimentate anche da pregiudizi, che ostacolano la convivenza pacifica tra i popoli. La Festa vuole anche far incontrare i bellunesi residenti con i tanti immigrati in uno spirito di dialogo e di accoglienza. Sarà una occasione per conoscerci e per vedere insieme che cosa è possibile fare per migliorare i nostri rapporti reciproci”, continua mons. Antoniol.