MCI Svizzera: pubblicati gli atti del convegno su “Essere Chiesa nel segno delle migrazioni”

Nella nuova collana dei Quaderni della Fondazione Migrantes curata dall’editrice Tau

Zurigo – “Una riflessione comune sul modo in cui possiamo collaborare insieme per costruire il futuro della chiesa cattolica in Svizzera e vivere la cattolicità della nostra fede. Abbiamo, infatti, tutti ricevuto lo stesso Battesimo, professiamo tutti lo stesso credo”. E’ quanto scrive mons. Leandro Tagliaferro, Coordinatore Nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera, nella presentazione degli atti del convegno (pubblicati nella nuova collana dei Quaderni della Fondazione Migrantes curata dall’editrice Tau) sul tema “Essere Chiesa nel segno delle migrazioni” che si è svolto a Delemont dal 25 al 28 ottobre scorso.

 
“Qualche volta – aggiunge mons. Tagliaferro – tuttavia ognuno segue percorsi propri che rimangono paralleli, quasi appartenessimo a confessioni cristiane differenti. Quello che ci può distinguere e talora separare è la lingua e la tradizione con cui ci esprimiamo, ma non la fede”. Nell’era della globalizzazione, in cui le migrazioni sono un “fenomeno strutturale”, e in una chiesa locale “fortemente segnata dalla presenza di cattolici che vivono l’esperienza della mobilità umana e dell’appartenenza a più identità etniche – scrive Luisa Deponti del Centro Studi Emigrazione di Basilea – la pastorale migratoria non può essere considerata solo una pastorale settoriale e specifica transitoria, ma è di sua natura parte integrante della pastorale ordinaria, che deve oggi attuarsi sempre più in un’ottica interculturale e nell’attenzione alle diversità presenti sul territorio”.