Rom: scuola, lavoro, salute e casa

Quattro priorità UE

Bruxelles – Gli Stati dell’Unione Europea sono chiamati a perseguire obiettivi in materia di istruzione, occupazione, assistenza sanitaria e alloggi, “al fine di colmare i divari tra comunità rom emarginate e popolazione generale”.

 
La presa di posizione viene dal Consiglio dei Ministri UE che hanno dato nei giorni scorsi il loro avallo al documento di lavoro steso dalla Commissione. Il tema sarà in discussione al Consiglio europeo di fine giugno.
I 27 Paesi membri dovranno elaborare entro quest’anno strategie nazionali di intervento allo scopo di “migliorare l’accesso a servizi di qualità nel settore dell’istruzione e dell’assistenza sanitaria”, agli alloggi e all’occupazione.
“È necessaria – si legge in una nota UE – un’azione integrata estesa a tutti e quattro i settori prioritari”; inoltre gli Stati membri dovrebbero prestare particolare attenzione ai minori, alle donne e alle situazioni di esclusione. Allo scopo i governi dovranno destinare finanziamenti sufficienti e “cooperare strettamente con la società civile rom e con le autorità regionali e locali”. Sono inoltre invitati, assieme alla Commissione, ad “ottimizzare l’uso dei fondi UE disponibili per progetti di integrazione”. Su tale problema prosegue il pressing della presidenza di turno UE, affidata all’Ungheria, che ne ha fatto una delle sue priorità.
“Molti rom vivono in condizioni di emarginazione, esclusione sociale, discriminazione, povertà estrema – si legge nel sito del Consiglio dei ministri UE – che si traducono spesso in un accesso limitato all’istruzione e a posti di lavoro di qualità, bassi livelli di reddito, condizioni sanitarie precarie e aspettativa di vita più breve”.