Capodistria: in piazza il primo festival minoritario

Iniziativa promossa dal centro italiano di cultura e promozione “Carlo Combi”

Capodistria – Il primo festival promozionale della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia, denominato “Mifest”, ha avuto il suo battesimo lunedì, in Piazza Carpaccio a Capodistria. Un evento importante, che mette in luce e presenta la realtà minoritaria sul territorio alla popolazione cosiddetta maggioritaria, ma anche ai numerosi turisti, presenti in città per l’arrivo di ben due navi da crociera.

 
“Il festival avvicina le nostre istituzioni e tutte le loro attività ad un pubblico quanto più ampio”, osserva Maurizio Tremul, presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana. “Il suo peso è tanto più grande, perché vuole dimostrare la ricchezza che la minoranza rappresenta, cioè il valore aggiunto che rappresentiamo in queste aree”, ha spiegato ancora, ricordando, che il Centro italiano di cultura e promozione “Carlo Combi”, ente organizzatore dell’evento, era stato concepito proprio come promotore dell’italianità in queste terre, soprattutto attraverso la cultura. Anche Flavio Forlani, presidente della CAN costiera, ha caldamente salutato l’iniziativa. “Era quello che mancava, e l’auspicio è che il festival divenga tradizionale, crescendo nel tempo”. Una proposta di Tremul sarebbe, ad evento perfezionato e confermato, di allargarlo anche ai connazionali che vivono in Croazia, magari creando due eventi al di qua e al di là del confine. “Si sarebbe potuto fare di più e meglio”, è il commento di Andrej Bertok, direttore del “Combi”, “ma il primo ostacolo sono come sempre i mezzi finanziari, soprattutto per quanto concerne la promozione e la pubblicità del festival”, dicendosi comunque molto soddisfatto delle prime reazioni e della partecipazione registrata, con la presenza pure del Console Generale d’Italia a Capodistria, Marina Simeoni.
La giornata è stata ben visitata dalle prime ore, con ventiquattro bancarelle disposte in Taverna e in Piazza. Presenti le sei Comunità degli Italiani del territorio, nove istituti scolastici, dalle materne alle elementari ai centri medi ed i produttori nostrani, tra cui l’Allevamento ittico Fonda di Pirano, l’azienda agricola Ratoša, la Famiglia Zudich, la cantina vinicola Robi Šaule, i “Vini Zaro 1348”, l’Associazione dei pescatori e barcaioli “Porporella” e la trattoria “Istria” di Isola, nonché le emittenti radiotelevisive italiane del Centro regionale di Capodistria. L’evento è stato accompagnato dalla diretta radiofonica fino a poco dopo mezzogiorno, mentre la stazione televisiva ha sfruttato l’occasione per promuovere i quarant’anni d’attività, distribuendo materiali promozionali e proiettando su due schermi un mix delle trasmissioni storiche realizzate dall’emittente. Per la grande presenza degli alunni di tutti gli istituti scolastici minoritari, sono stati organizzati anche dei laboratori, legati soprattutto ai mestieri e alle usanze tradizionali. Così era presente la Fameia dei salineri del sodalizio “Giuseppe Tartini”, che in abito tipico ha presentato ai ragazzi gli strumenti che si utilizzavano per lavorare le saline, raccontando un po’ di storia ed usanze e proponendo loro alcuni giochi antichi. Il musicista e musicologo Marino Kranjac ha portato diversi strumenti musicali e ne ha dimostrato la realizzazione con pochi, semplici materiali. Più tardi i ragazzi hanno potuto anche imparare a lavorare i cesti o a fare le “papuzze” (tipo di ciabatte fatte con strati di stoffe), ed anche a seguire la presentazione dell’attività ittica, proposta dall’Associazione “Porporella”, con l’esposizione degli strumenti da lavoro (reti, nodi e ami). Nel tardo pomeriggio si è dato il via allo spettacolo culturale, dove si sono esibiti gruppi mandolinistici, cori, gruppi di ballo, gruppi vocali, chitarristi, cantanti di musica leggera ed infine, il gruppo “Calegaria”. (jb- La Voce del Popolo)