“Molte disdette, ma niente elemosina”

Il Sindaco di Lampedusa scoraggiato

Lampedusa – “Lampedusa non vuole l’elemosina, vuole lavorare serenamente e guadagnarsi da vivere con il sudore della fronte”. Bernardino De Rubeis, il Sindaco dell’isola guarda la stagione ormai alle porte e si dice scoraggiato: “Dopo l’incremento del 35% della scorsa stagione rispetto al 2009, quest’anno puntavamo a un altro 15 per cento in più per via delle crisi in Egitto e Tunisia che, pensavamo, avrebbero dirottato i turisti da noi. Le cose sono cambiate radicalmente, chi aveva prenotato ha disdetto”. Ma non c’è solo questo: De Rubeis non attribuisce molta importanza allo spot che sta andando in onda prima dei telegiornali: “Non basta né può bastare – dice raccogliendosi nella poltrona di primo cittadino – sono scoraggiato dalle risposte ricevute”.

 
“Le promesse che ci sono state fatte sono state tante – continua De Rubeis – ma intanto ci vengano incontro con la moratoria di tutte le tasse e i tributi consentendoci di pagarle tra un anno quando, speriamo, le cose cambieranno. Alla Regione chiedo di sostenere gli operatori turistici e commerciali attraverso linee di finanziamento e queste, ne sono più che sicuro, verranno accordate”.
Ma più si avvicina il primo giugno più l’attenzione si sposta sulla stagione, quella vera, non parlata perché l’estate è ineludibile, come e più dell’arrivo dei migranti che ormai sfiorano soltanto il corpo vivo di Lampedusa. Cominciano ad arrivare le prime sparute prenotazioni e il primo volo charter della stagione atterrerà, proveniente da Roma, il primo giugno, in tempo per assistere a “Susiti”, la tre-giorni di eventi organizzati da Claudio Baglioni, cittadino onorario di Lampedusa, in segno di solidarietà verso gli isolani, ma anche verso i migranti.
E mentre l’isola vive la coda di un inverno comunque clemente ci si organizza per accogliere i turisti. “A giugno contiamo di aprire il nostro museo – spiega il sindaco – che ospita una bellissima statua acefala di età romana che raffigura Minerva, poi ci sono gli scavi che in passato hanno portato alla luce resti neolitici e paleocristiani”. Al momento, però, non sono visitabili e la via Roma ha un’aria dimessa. De Rubeis su questo versante è ottimista: “In estate sarà bella, dopo quarant’anni abbiamo appaltato il rifacimento e il prossimo anno sarà ristrutturata e trasformata in isola pedonale”. Il primo giugno, inoltre, partiranno i lavori di pulizia delle spiagge che, comunque, pulite lo sono già perché ci pensano i gestori di chioschi e lidi, inoltre verranno bonificate le coste con l’eliminazione dei barconi utilizzati dai migranti e rimasti incagliati. La speranza maggiore, però, è legata alla permanenza sull’isola, dal 25 al 28 maggio, di 130 operatori turistici e 30 giornalisti di testate specializzate. “Vedranno che non c’è paura – dice De Rubeis – e potranno ripartire i charter da Torino, Milano, Bergamo, Verona e Roma”. (N. Arena – Ufficio Migrantes Messina)