Brescia: la protesta degli immigrati

La trattativa arriva in Comune

Brescia – Dal Broletto alla Loggia, dal palazzo che rappresenta il Governo sul territorio al Municipio, per sollecitare una soluzione a una partita aperta da mesi. Un doppio pressing che ieri ha impegnato gli immigrati, e le varie realtà che li sostengono, da tempo coinvolti nella partita per ottenere il permesso di soggiorno. Anche alla luce di recenti pronunciamenti di Consiglio di Stato e Corte europea in tema di clandestinità.

 
Nel tardo pomeriggio l’incontro con il Prefetto di Brescia, Livia Narcisa Brassesco Pace, di una delegazione composta, tra gli altri, da rappresentanti sindacali e avvocati dell’associazione ‘Diritti per tutti’; con loro anche padre Mario Toffari, Direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi. Prendendo spunto anche dal confronto che sabato pomeriggio ha coinvolto gli immigrati e il vescovo, mons. Luciano Monari, padre Toffari ha evidenziato che “il vescovo, come uomo di pace e di dialogo, ha accolto questi nostri fratelli e li ha ascoltati. Inoltre, ha assicurato che, tramite il Centro migranti, la chiesa bresciana porterà avanti queste istanze in tutti i modi possibili e legali”.
In merito al sit-in sul sagrato del Duomo, padre Toffari ha ricordato la richiesta di mons. Monari di spostarsi nella zona “neutra” tra le due cattedrali. Una sollecitazione accolta dai manifestati.
Il Prefetto, durante il confronto, ha spiegato che può “solo far rispettare la legge”, e che la sentenza del Consiglio di Stato non è retroattiva per le pratiche già definite, per le quali la possibile soluzione è rappresentata dal ricorso al Tar: se da questo dovesse emergere una sospensiva, la prefettura si atterrà al provvedimento. Una delegazione ha poi raggiunto Palazzo Loggia per incontrare alcuni consiglieri e assessori. Ha sollecitato il Consiglio comunale a intercedere presso il Ministro dell’Interno. Ripresi i lavori del Consiglio, in Piazza Paolo VI è proseguita l’attesa per l’eventuale voto su una mozione dedicata alle richieste dei migranti. Alla luce degli sviluppi, le decisioni sulla protesta. (C. Guerrini – Avvenire)