Il card. Bagnasco a Lampedusa: “un dono della Chiesa in cammino verso l’Altro”

Oggi la visita del Presidente della Cei nell’Isola siciliana

 Lampedusa – Marica, una bimba di 6 anni, chiede al parroco di Lampedusa don Stefano Nastasi di fare la chierichetta l’indomani, quando a celebrare la Messa sarà il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della C.E.I. e con lui ci saranno il card. Paolo Romeo, presidente della C.E.Si. (Conferenza Episcopale Siciliana) e arcivescovo di Palermo e mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento. Marica è lo specchio di Lampedusa, in questo momento importante, atteso a lungo.
“La visita del card. Bagnasco – spiega don Stefano – è il segno della prossimità della Chiesa italiana ai fedeli di quest’isola. Accogliamo l’arrivo di Sua Eminenza con un senso di gratificazione e di gratitudine insieme. Lo ringraziamo per questa attenzione e per l’attenzione della Chiesa tutta, che ci trasmette attraverso la sua persona”.
L’attesa è febbrile e la comunità parrocchiale vive con intensità queste ore. Nonostante un cerimoniale ben strutturato c’è ampio spazio per l’emozione. La prima è quella di don Stefano, che pure ne ha viste tante in questi mesi: “Non conosco il testo dell’omelia, l’isola lo attende anche perché qui è vivo il ricordo delle sue parole di alcune settimane fa quando, in un convegno, ha invitato il resto dell’Italia a prendere esempio dall’accoglienza e dalla generosità dei lampedusani. Gli siamo grati per questo e per essere giunto qui per la seconda volta, la prima da presidente dei vescovi italiani”.
Dopo la Messa il cardinale ringrazierà in chiesa le forze dell’ordine, volontari delle associazioni umanitarie, rappresentanti delle istituzioni per ciò che hanno fatto e per ciò che fanno ogni giorno. Il fronte del sostegno ai migranti è ampio, dalla parrocchia sono partiti 13 inviti a organismi e associazioni umanitarie e ai rappresentanti di Guardia Costiera, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri, Aeronautica militare, Vigili del fuoco, Esercito.
Nessuno mancherà all’appello, soprattutto non mancheranno i lampedusani. Saranno gli studenti a dare il benvenuto, in aeroporto, al cardinale che poi li ritroverà nella chiesa parrocchiale dedicata a San Gerlando. I ragazzi del Liceo scientifico hanno affidato una lettera a don Stefano da consegnare al cardinale: top secret il contenuto, ma certamente gli chiederanno di rappresentare il loro disagio e la speranza di non essere mai più abbandonati di fronte alle emergenze, quelle vere, che non si limitano all’accoglienza dei migranti, ma è fatta dalla capacità dello Stato, nelle sue articolazioni, di garantire una vita normale anche a questa terra in cui Europa e Africa si abbracciano da secoli.
Dopo la visita al centro di accoglienza, il cardinale raggiungerà l’Isola dei Conigli per deporre una corona di fiori davanti all’immagine della Madonna del Mare alle quale, dopo aver pregato per le anime dei migranti morti nella traversata del Mediterraneo, chiederà protezione per quanti vivono e lavorano in mare. Dopo volerà di nuovo alla volta di Roma, sull’aereo con lui ci sarà il prezioso carico di umanità che quest’isola generosa ha saputo trasmettere al resto d’Italia e all’Europa e che il card. Card. Bagnasco ha ricambiato: la sua visita, hanno detto in parrocchia, è il dono di una Chiesa in cammino verso l’Altro. (Nino Arena – Ufficio Migrantes Messina)