Migrantes: ieri a Taranto la Festa dei Popoli

Sul tema “Pace nel Mediterraneo e nel Mondo”

Taranto – Ieri, organizzata dalla Migrantes della diocesi di Taranto, si è svolta a Taranto la settima edizione della Festa dei Popoli, sul tema “Pace nel Mediterraneo e nel Mondo” scelto dai lavori del concorso annuale tra le scuole della diocesi di Taranto.

 
E’ un incontro di festa tra persone di culture differenti e di differenti provenienze, per scoprire insieme l’universalità del nostro essere persone chiamate a costruire l’unità nella diversità. Questo il senso delle rassegne folkloriche, gastronomiche e culturali della Festa dei popoli che seguono la Liturgia; questo il senso della condivisione della fede in un’unica liturgia dalle tante lingue e segni.
E insieme costruire la PACE.
La concattedrale era gremita di persone, più di ogni altro anno, proveniente da paesi di tutto il mondo presenti nel territorio della nostra provincia ed oltre, infatti sono venuti anche dalla provincia di Bari, Lecce e Brindisi.
I missionari della Consolata, gli Akusimba ed il coro dei latino-americani hanno allietato la Messa, concelebrata da dodici sacerdoti delle varie etnie compresi gli italiani e i diaconi, con canti e balli di culture diverse, facendo partecipare l’assemblea ancora più profondamente alla liturgia, sentendosi tutti veramente fratelli, uniti dall’amore di Cristo. Non si notavano più le differenze, anche se preziose, dei tanti paesi presenti, anche se variopinte non solo nel colore della pelle, ma nei vestiti, nelle tradizioni. Il coinvolgimento forte ha preso tutta l’assemblea, come sempre, che ha fatto esperienza di essere chiesa, una e cattolica.
Erano riunite in cattedrale tutte le comunità etniche presenti nella diocesi, provenienti dalla Romania, Polonia, Ucraina, Moldavia, Sri Lanka, Russia, Nigeria, Senegal, Eritrea, Congo, Albania, America latina, Bulgaria e di altre nazionalità.
Hanno collaborato con la Migrantes all’iniziativa, oltre le comunità etniche, i missionari della consolata, dei saveriani, della scuola, l’ufficio missionario diocesano, la Caritas, le scuole ed alcune associazioni, la protezione civile,oltre che gli Scouts.
Come al solito le varie etnie avevano preparato stando addobbati con oggetti della loro cultura e vivacizzati dalla loro partecipazione calda e gioiosa .Tutte le etnie- uomini, donne e bambini -si sono esibiti con balli, musiche e danze tipiche della propria terra. Anche molte scuole hanno voluto essere presenti con canti e balli tipici italiani, come il Castriota di San Marzano dalle origini albanesi, il Pitagora, il Cabrini, il Viola, l’Europa “Basile”, l’Archimede, l’Alberghiero, la scuola di Martina Franca, la scuola di ballo “New Fantasy”, l’Europa corus.
Ha attirato molti applausi il bravissimo ballerino nigeriano Martin con il suo spettacolo e la cantante domenicana Carmen con il gruppo delle colombiane.
Ascoltando la musica si sono assaporati i prodotti tipici, conosciuto le varie culture. Si sono fatte nuove amicizie, presi nuovi contatti , conosciuto nuove nazionalità non presenti lo scorso anno, e la fratellanza continua.
Guardando tra la folla di persone si assaporava il gusto dello star bene insieme e nonostante la tarda ora tutti volevano ancora godere la compagnia dell’altro.
Tutte le popolazioni presenti hanno organizzato questa giornata festosamente, con tanto lavoro, impegno e gioia condividendo la loro cultura con tutti noi. (M. Metrangolo – Direttore Diocesano Ufficio Migrantes Taranto)