La voce degli emigrati

La stampa cattolica italiana in Europa

Roma – La situazione politica in Italia, la morte di Osama Bin Laden, i pellegrinaggi mariani degli immigrati nel nostro Paese. Sono gli argomenti di cui parlano gli editoriali dei giornali cattolici italiani in Europa (Gcie), aderenti alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici). In Europa le Missioni cattoliche sono 160, con circa 300 missionari (molti in età avanzata). Alcune delegazioni nazionali e Missioni hanno ultimamente investito nella comunicazione ecclesiale, scegliendo di aderire alla Fisc e costituendo una propria delegazione. Ne fanno parte “Migranti-press” (Fondazione Migrantes – Italia), “Il Corriere degli Italiani” (Svizzera), “Corriere d’Italia” (Germania), “Nuovi Orizzonti Europa” (Francia, Belgio, Lussemburgo), “La Voce degli Italiani” (Inghilterra) e “Webgiornale.de” (Germania). Si tratta per lo più di mensili che uniscono all’uscita cartacea newsletter settimanali e aggiornamenti on line sui rispettivi siti.

 
La politica italiana.
“È una primavera assai delicata quella in cui stiamo vivendo”, annota Giorgio Brignola, direttore responsabile della Voce degli Italiani (Inghilterra), rilevando che “accanto a una crisi internazionale, con sfumature di venti di guerra, ne esiste un’altra a essa parallela, ma tutta nostra. Ci riferiamo, ovviamente, alla situazione politica nazionale; che troppo spesso i connazionali all’estero non hanno sufficientemente chiara”. “Si ventila – registra il direttore – la possibilità di una crisi. Ma nessuno la vuole veramente. Le alternative, in ogni caso, sarebbero poche e non garantirebbero il varo di un esecutivo più stabile dell’attuale”. “L’elettorato nazionale, nonostante tutto, ha raggiunto un grado di saturazione politica – sottolinea Brignola – che non ci consente di azzardare previsioni di cambiamenti radicali nella guida del Paese”; d’altra parte “non esistendo, di fatto, un Terzo Polo, i partiti minori d’opposizione restano tragicamente ai margini di una partita imprevedibile che coinvolge il futuro della Penisola. Del resto, con l’attuale sistema elettorale, non è detto che chi gestisce meno voti debba gestire anche meno potere”.
Pellegrinaggi mariani.
“Il mese di maggio, mese tipicamente mariano, diventa l’occasione anche in Italia per l’organizzazione e la celebrazione in molti santuari di pellegrinaggi delle comunità immigrate in Italia”, ricorda Giancarlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes, su Migrantes online (Italia), facendo riferimento agli Usa, dove “a Washington, nella chiesa inferiore della basilica e santuario dedicato all’Immacolata Concezione (che è l’ottava chiesa del mondo per grandezza), vi sono diverse cappelle (sono ben 60 dai titoli mariani più diversi) dedicate alla Madonna” che “ricordano la provenienza dei vari gruppi d’immigrati negli Stati Uniti”. Nella Penisola, invece, “Caravaggio, Oropa, Loreto, Paola, Foggia, Siracusa, Tindari sono solo alcune delle mete tradizionali dei pellegrinaggi annuali degli immigrati e delle comunità immigrate. Un fenomeno recente, che di anno in anno cresce, segnalando come nel panorama dell’immigrazione italiana, ormai di 5 milioni di persone, anche la componente cattolica – quasi un milione di persone – seppur minoritaria, è significativa”. Perego cita, in particolare, due “pellegrinaggi importanti delle comunità cattoliche immigrate in Italia”, che si tengono il 29 maggio: quello degli albanesi “che s’incontrano per l’annuale pellegrinaggio nazionale di devozione alla Madonna del Buon Consiglio di Genazzano”, e il pellegrinaggio “delle Hermandad peruviane (Confraternite peruviane) del Senor de Los Milagros, che sempre il 29 maggio si ritroveranno alla chiesa S.Maria della Luce a Roma, per un percorso di preghiera e di riflessione e un cammino spirituale”.
La morte di Osama.
Sull’uccisione di Bin Laden scrive il Corriere degli italiani (Svizzera): “L’annuncio dell’uccisione di Osama ha avuto conseguenze immediate, anche economiche: il dollaro è risalito sui mercati asiatici, dopo una scorsa settimana difficile. A Washington, centinaia di persone sono accorse di fronte ai cancelli della Casa Bianca, cantando ‘Usa, Usa’ e sventolando, tra urla di gioia, bandiere a stelle e strisce. A poco più di un anno dalle elezioni presidenziali del novembre 2012, Obama ha tenuto a dare la dovuta solennità all’annuncio, effettuato in diretta dalla East Room della Casa Bianca, dopo avere informato alcuni leader mondiali e i principali leader politici degli Stati Uniti”. Sul medesimo argomento la riflessione di Webgiornale.de (Germania), per il quale “non si può negare che l’uscita di scena di Bin Laden avviene in un momento in cui, a prescindere dalle dirette attività terroristiche, il mondo è in fermento” e, “in particolare, in Europa le tensioni di carattere nazionalista, populista o xenofobo alimentano i rischi di scontro politico e sociale”. Per evitare che a queste pulsioni si sommino “quelle di frange estremiste e violente” è urgente, come dice il capo di Europol, “rafforzare la prevenzione e la collaborazione tra magistratura e forze di polizia dei diversi Paesi”.