PCMI: da ieri la visita in Australia

Per incontrare i Cappellani dei migranti e le comunità immigrate

Sidney – Una delegazione del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti si trova da ieri in Australia.  La delegazione è guidata da mons. Antonio Maria Vegliò, accompagnato dal Sotto-Segretario del Dicastero, p. Gabriele Bentoglio. L’intera visita – che si concluderà il prossimo 14 maggio – è coordinata dall’Ufficio Cattolico Australiano per i Migranti e i Rifugiati (ACMRO), di cui è Direttore p. Maurizio Pettenà.

 
Tale visita – spiega una nota del Pontificio Consiglio – intende incoraggiare la Chiesa Cattolica nell’azione pastorale per i migranti e i rifugiati.
Nel suo intervento sul tema immigrazione – anticipato questa mattina dal Dicastero vaticano – mons. Vegliò ha affermato che “le leggi severe sull’immigrazione e le politiche migratorie restrittive non scoraggiano le migrazioni internazionali che, di fatto, continuano a crescere. Anzi, tali misure hanno effettivamente contribuito a aumentare l’immigrazione irregolare”.
“Se è difficile attraversare una frontiera legalmente – afferma il Presidente del Pontificio Consiglio – e vi è una necessità impellente per farlo, la gente non esita a tentare l’immigrazione anche se non autorizzata, sottoponendosi a vari rischi, inclusi quelli di rivolgersi ai trafficanti”. Mons. Vegliò ha anche parlato con preoccupazione dei rischi di “diventare vittime della tratta di esseri umani”, di essere “sfruttati nella prostituzione” fino al terribile eventualità di cadere nel “traffico degli organi. I migranti in situazione irregolare sono vulnerabili. Nessuno garantisce i loro diritti umani e del lavoro”.
“Tutelare – aggiunge – i diritti dei migranti irregolari, quindi, sarebbe un importante passo avanti per fermare gli abusi e lo sfruttamento in cui i migranti possono cadere”.
“Anche in queste condizioni – prosegue mons. Vegliò – conservano la dignità dei diritti radicati nella loro umanità. Hanno bisogno di essere aiutati a vivere e, quando possibile, a regolarizzare il loro status. Se una comunità dà riparo ai migranti in situazione irregolare, lo scopo non è la ‘disobbedienza civile’, ma la difesa di persone la cui dignità e diritti possono essere stati violati o non adeguatamente trattati di fronte alla legge”. Mons. Vegliò conclude il suo discorso ricordando comunque che “la migrazione non rappresenta solo una causa di problemi. E’ anche un’opportunità” e “l’antidoto per vincere la tensione è il dialogo”.
“La Chiesa – conclude il rappresentante vaticano – svolge un ruolo essenziale in questo processo”.
L’Australia ha una popolazione di circa 21 milioni di abitanti, di cui circa 5 milioni sono lavoratori migranti, 22.500 rifugiati e 2.350 richiedenti asilo.
La visita si svolge pochi mesi prima che i Vescovi dell’Australia si rechino a Roma per la visita ad limina, dove incontreranno Benedetto XVI e i rappresentanti dei vari Dicasteri della Curia Romana.