Mutui: l’11% di chi ricerca un mutuo prima casa è straniero

Da cittadini rumeni il 32,5% delle richieste. Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna le regioni con più domande di mutuo. Questo spiega, secondo la Migrantes, come sia in atto un processo di permanenza e stabilizzazione degli immigrati nel nostro paese e anche un processo di integrazione

Milano – Se la costruzione di un’Italia multietnica è sotto gli occhi di tutti, meno evidenti sono alcuni aspetti della progressiva integrazione della comunità straniera in Italia. Mutui.it (www.mutui.it) – broker online per la scelta del mutuo – ha fatto passare sotto la lente i preventivi di mutuo per l’acquisto di prima casa compilati sul sito negli ultimi mesi, scoprendo che l’11,04% di queste arriva da cittadini di nazionalità straniera.

 
L’immigrato che vuole comprare la sua prima casa in Italia richiede, in media, 132.000€ (pari all’80% del valore dell’immobile da acquistare), nel 54% dei casi preferisce il tasso variabile, intende impegnarsi con la banca finanziatrice per 25 anni e, al momento della richiesta del mutuo ha 35 anni.
Se confrontati con i valori medi italiani delle richieste di finanziamento per l’acquisto della prima casa, questi dati evidenziano l’interesse dei cittadini stranieri per immobili di valore inferiore rispetto alla media (165.000 contro 200.000 euro) e il bisogno di un finanziamento maggiore (mediamente si vuole finanziare solo il 75% del costo totale dell’immobile). A quanto pare, pur di comprare casa gli immigrati accettano immobili più periferici, o in condizioni peggiori, e di impegnarsi in mutui più importanti.
Da dove arrivano e dove vogliono comprare casa.
Per quanto riguarda la nazionalità degli stranieri censiti da Mutui.it, a rappresentare il campione statistico più importante è la comunità rumena: circa 1 mutuo su 3 fra quelli richiesti da stranieri proviene da cittadini della Romania.
Un dato, questo, che va contestualizzato: quella che è ormai la comunità straniera più grande d’Italia (secondo gli ultimi dati Istat, si stimano per il 2011 997.000 Rumeni in Italia, seguiti a grande distanza da 491.000 Albanesi) ha subito un incremento davvero esponenziale, soprattutto dal 2007, anno dell’ingresso della Romania nell’UE. Ecco che si spiega come mai un terzo delle richieste (il 32,5%) arrivi proprio da cittadini romeni, mentre nonostante rappresentino la seconda comunità straniera in Italia, gli Albanesi – il cui flusso migratorio è meno recente –richiedano solo il 5,73% dei mutui analizzati.
In merito alla distribuzione territoriale delle richieste di mutuo, il quadro che emerge tratteggia una condizione piuttosto nota: le regioni in cui vi è la richiesta maggiore sono quelle del Nord e del Centro Italia, Lombardia (25,80%) e Lazio (13,38%) su tutte. Seguono Emilia Romagna (12,61%), Veneto (11,15%), Piemonte (8,47%), Toscana (7,20%) e Friuli Venezia Giulia (3,12%).
“Il fatto che 1 persona e famiglia su 10 che apre un mutuo prima casa è immigrato, soprattutto comunitario e rumeno, dice come l’acquisto di una casa in proprietà sia l’ atto di un processo di permanenza e stabilizzazione degli immigrati nel nostro paese e anche di un processo di integrazione”, spiega mons. Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes. “E’ importante – aggiunge – accompagnare, non solo sul piano economico, ma anche sociale questo processo, perché la casa della persona e famiglia immigrata sia riconosciuta come un valore aggiunto nel territorio e nella città, sia raggiunta da servizi, sia aiutata, anche attraverso un lavoro di mediazione culturale e sociale, a partecipare alla vita della città. Diversamente – conclude – anche la casa di proprietà diventa un’isola, un luogo non di promozione, ma di esclusione sociale”.