Il mese di maggio delle comunità cattoliche immigrate in Italia

Vari i pellegrinaggi e i momenti comuni

Roma – A Washington, nella Chiesa inferiore della Basilica e Santuario dedicato alla Immacolata Concezione (che è l’ottava chiesa del mondo per grandezza), vi sono diverse cappelle (sono ben 60 dai titoli mariani più diversi) dedicate alla Madonna. Esse ricordano la provenienza dei vari gruppi di immigrati negli Stati Uniti. Recentemente sono state inaugurate anche la cappella dedicata alla “Madonna Nera” molto conosciuta e amata presso gli immigrati di nazionalità filippina e la cappella dedicata a Nostra Signora della Salute di Vailankanni, cara agli immigrati cattolici indiani. Il santuario è un segno di un’attenzione che da sempre le comunità degli immigrati hanno per Maria, di una devozione antica e sempre nuova, come antiche e sempre nuove sono le migrazioni. E il mese di maggio, mese tipicamente mariano, diventa l’occasione anche in Italia per l’organizzazione e la celebrazione in molti santuari di pellegrinaggi delle comunità immigrate in Italia. Caravaggio, Oropa, Loreto, Paola, Foggia, Siracusa, Tindari sono solo alcune delle mete tradizionali dei pellegrinaggi annuali degli immigrati e delle comunità immigrate. Un fenomeno recente, che di anno in anno cresce, segnalando come nel panorama dell’immigrazione italiana, ormai di 5 milioni di persone, anche la componente cattolica – quasi un milione di persone, seppur minoritaria, è significativa e un elemento fondamentale nel percorso della nuova evangelizzazione. Il 29 maggio, al termine del mese mariano, quest’anno saranno due i pellegrinaggi importanti delle comunità cattoliche immigrate in Italia. Il primo è quello delle comunità di immigrati albanesi in Italia, che si incontrano per l’annuale pellegrinaggio nazionale di devozione alla Madonna del Buon Consiglio di Genazzano, presso il Santuario a circa 30 Km da Roma. Ci sarà la processione lungo le vie del paese; seguirà la solenne celebrazione eucaristica nel Santuario, con la supplica alla Madonna del Buon Consiglio. Un momento di convivialità, nei giardini comunali, concluderà la festa. Nel 1993 Giovanni Paolo II fece il suo pellegrinaggio a Scutari, dove pose la prima pietra del nuovo Santuario della Madonna del Buon Consiglio, distrutto dal regime comunista. Il Santo Padre riportò in quella città mariana una copia della Madonna del Buon Consiglio che era andato a prendere in dono a Genazzano, dove l’immagine è venerata dal 1478, da quando cioè, secondo la tradizione, la Madonna si trasferì miracolosamente da Scutari il 25 aprile di quell’anno, quando le armate ottomane invasero la città, roccaforte del cattolicesimo albanese.

 
Il secondo pellegrinaggio importante è quello delle Hermandad peruviane (Confraternite peruviane) del Senor de Los Milagros, che sempre il 29 maggio si ritroveranno alla Chiesa S. Maria della Luce a Roma, per un percorso di preghiera e di riflessione e un cammino spirituale. Dal 1651 Lima e tutto il Perù rivolgono al Señor De Los Milagros, il Cristo dipinto in quell’anno su una parete d’argilla di una casa nella Ciudad de Los Reyes, un quartiere molto povero di Lima. Da subito venerata da una fraternità di schiavi, gli “Angola”, l’effige sacra è diventata, a partire dai momenti più drammatici della capitale peruviana, un segno dell’azione misericordiosa di Cristo. Già nel 1655, durante il terremoto, gli furono attribuite innumerevoli grazie e guarigioni miracolose e ancor oggi i dieci milioni di abitanti di Lima, capitale di un paese ferito da molti drammi, rinnovano la propria devozione al Señor De Los Milagros e ogni anno il 28 di ottobre, nel “mes morado”, la sua cassa processionale percorre le strade della città, seguito da innumerevoli fedeli. La festa ha anche una dimensione mariana, anche perché sottolinea il dolore di Maria sotto la croce.
Due celebrazioni, due pellegrinaggi diversi che segnalano come attraverso Maria si arriva a incontrare il Cristo, Salvatore del mondo, legando strettamente fra loro il Gesù Bambino e il Gesù Crocifisso a sua Madre.