Migrantes su sentenza UE: a tutela dei diritti dei migranti

Dopo la bocciatura della Corte si Giustizia Europea che mette al bando la detenzione per il reato di clandestinità

Roma – “La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, motivata da un’interrogazione della Corte d’Appello di Trento, conferma quanto già aveva affermato la Corte Costituzionale Italiana, cioè la non legittimità di procedere all’arresto e alla reclusione di un cittadino di un Paese terzo in soggiorno irregolare”. Lo afferma mons. Giancarlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes dopo la sentenza di oggi della Corte di Giustizia Europa che mette al bando la detenzione per il reato di clandestinità.

 
La sentenza conferma le tre azioni possibili verso un cittadino irregolare fermato sul territorio nazionale: il rimpatrio volontario entro 30 giorni; il rimpatrio coatto; per gravi ragioni il trattenimento in un centro che non sia di detenzione, a tutela della dignità della persona, per il più breve tempo possibile. Inoltre la decisione della Corte di Giustizia Europea rappresenta “un passo avanti -conclude mons. Perego – verso un diritto delle migrazioni, che aiuti a rendere efficaci le azioni e le politiche migratorie dei singoli Stati Europei, comprese anche quelle di allontanamento e di rimpatrio, senza però mai ledere i diritti della persona, e senza esasperare situazioni di trattenimento”.