Lampedusa: l’onda non si ferma

Lampedusa – Non si arresta l’attività dei trafficanti di uomini verso le coste italiane. Anche ieri le forze dell’ordine hanno dovuto lavorare sodo per soccorrere imbarcazioni con a bordo decine di migranti, riuscendo ad arrestare gli scafisti.
In mattinata, la Capitaneria di porto di Crotone ha prestato aiuto a un natante con a bordo 33 persone, tra cui due donne e un bambino, di nazionalità afghana, irachena, bengalese e pakistana. I migranti hanno raccontato di essere partiti l’altra sera da un’isola greca. Tra loro c’erano anche i due scafisti di nazionalità greca, che sono stati fermati dalla polizia di Crotone, per favoreggiamento dell’
immigrazione clandestina. Sempre a Crotone, verso metà mattina è approdato il traghetto Flaminia, salpato da Lampedusa, con a bordo un migliaio di profughi, provenienti dal Bangladesh, dalla Nigeria, dal Pakistan e dalle regioni subsahariane, arrivati sull’isola mercoledì. Con questo trasferimento, ha comunicato ieri l’amministrazione comunale, a Lampedusa la situazione è tornata alla normalità.
Poche ore prima, la guardia di finanza aveva intercettato un veliero con 32 extracomunitari (tutti maschi di cui 8 minorenni), di nazionalità afghana, irachena, pakistana, birmana e indiana. L’imbarcazione è stata “agganciata” a cinque miglia al largo di Novaglie (Lecce). Per sfuggire ai controlli, il natante aveva issato una bandiera americana. Scortata al porto di Otranto, l’imbarcazione è stata posta sotto sequestro e per lo scafista, un qua­rantenne russo, sono scattate le manette.
Dalla Grecia è stato estradato e tradotto in carcere anche un terzo presunto scafista; si tratta di un turco di 45 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine. L’uomo è accusato di avere organizzato, con tre georgiani, il trasporto in Italia di 33 stranieri sbarcati la notte tra il 29 e il 30 agosto dello scorso anno a Porto Selvaggio (Lecce). Ieri è stata una giornata ad alta tensione non soltanto sulle coste. Nel cuore della notte, un gruppo di immigrati ha tentato la fuga dal Cie di Bologna. Sette sono stati bloccati, mentre altri quindici sono riusciti a darsi alla fuga.
In mattinata, a Bologna sono arrivati altri 53 migranti provenienti dal Nord-Africa, accolti nelle strutture dell’Emilia Romagna, che ospitano già 228 persone.
Altri 55 immigrati sono attesi per il fine settimana in Liguria, dove la situazione è sempre molto calda a causa dei respingimenti francesi alla frontiera di Ventimiglia. Cinque tunisini sono stati riaccompagnati al confine dalla gendarmeria perchè non avevano con sè il denaro necessario a un “sostentamento decoroso”.
A questo riguardo, la Regione ha lanciato l’allarme, temendo che la situazione possa definitivamente esplodere.
Sempre ieri, altri 80 tunisini hanno lasciato in treno Roma diretti a Ventimiglia.
Infine, vanno avanti anche i rimpatri. Ieri è stata la volta di 18 egiziani partiti da Bari con un volo charter per Il Cairo, mentre mercoledì sera cinque tunisini erano decollati da Palermo. (
P. FERRARIO – Avvenire)