L’ immigrazione e l’esperienza lampedusana

Al centro del dibattito organizzato all’Istituto salesiano “San Francesco di Sales” di Catania

Catania – Grande interesse da parte degli studenti rispetto alle tematiche trattate ed analizzate anche alla luce dell’esperienza pratica vissuta a Lampedusa dai volontari dell’Ufficio Migrantes di Messina grazie al progetto sostenuto dalla Fondazione Migrantes.
Un’assemblea studentesca diventata occasione di confronto ed apertura verso “l’altro”. Questo lo spirito che ha animato l’iniziativa promossa dagli studenti dell’Istituto salesiano “San Francesco di Sales” di Catania, che hanno deciso di dedicare al tema dell’immigrazione il dibattito svoltosi nell’aula magna della scuola. Ciò prendendo spunto anche dall’esperienza lampedusana vissuta dal direttore dall’Ufficio diocesano Migrantes di Messina Santino Tornesi e dai cronisti-volontari Elena De Pasquale e Nino Arena. In apertura la proiezione di un video realizzato dai ragazzi che attraverso un collage dei servizi tv andati in onda di recente, hanno ricostruito i mesi dell’emergenza. La platea composta dai 400 studenti dei licei classico e scientifico dell’Istituto religioso della provincia etnea, ha ascoltato con attenzione gli interventi dei tre relatori che hanno permesso di approfondire tre diversi aspetti del fenomeno migratorio che interessa il nostro Paese.
“L’immigrazione tra emergenza e integrazione”, è stato l’argomento trattato da Santino Tornesi, direttore regionale della Migrantes siciliana, che come ben spiegato nel titolo di presentazione ha letto, ma soprattutto interpretato, i dati statistici e percentuali riguardanti la realtà del nostro Paese, senza perdere di vista il lato umano del fenomeno e dando così risalto alle oggettive difficoltà che gli immigrati riscontrano nel tentativo di integrazione, proprio a causa della mancanza di una politica migratoria chiara ed organica.
Interessanti spunti di riflessioni sono stati forniti anche dal giornalista-volontario, Nino Arena, redattore del quotidiano “La Sicilia”, che cercando di sollecitare l’interesse degli studenti con domande ed interrogativi a loro direttamente rivolti, ha analizzato in modo chiaro e diretto l’attualissima problematica della realtà Nord-africana, straziata da conflitti intestini innescati dalla mancanza di libertà e dalla troppa povertà, ma ricollegandosi anche all’esperienza vissuta nell’isola mediterranea. L’intervento, dal titolo “Lampedusa, le ragioni della convivenza nel mare di tutti” ha infatti dato la possibilità agli studenti di osservare l’emergenza vissuta negli ultimi mesi a Lampedusa sotto un diverso punto di osservazione, una terra di “confine” da oltre 20 anni abituata a convivere con il fenomeno migratorio, perché a propria volta terra di emigrazione da parte di quanti, già a metà ‘800, a seguito dell’annessione al Regno d’Italia, hanno progressivamente abbandonato l’isola, ridotta a colonia penale.
A concludere un viaggio nel viaggio attraverso il racconto della cronista-volontaria Elena De Pasquale, redattrice del quotidiano-on line “Tempostretto.it”, dei giorni vissuti “sul campo”. 
“Un progetto a Lampedusa come volontaria della notizia”, questo il titolo dell’intervento, supportato anche da alcune fotografie scattate sul posto, attraverso cui gli studenti hanno ripercorso insieme ai protagonisti i momenti più significativi dell’esperienza, cogliendo le sfumature di una realtà apparsa diversa da quella dei giorni dell’ “emergenza immigrati”.
I ragazzi hanno conosciuto il “dietro le quinte” di uno sbarco, come quest’ultimo viene vissuto dall’isola, ma soprattutto hanno potuto comprendere, grazie alle testimonianze degli isolani raccolte dai cronisti-volontari, quale veramente sia il volto di Lampedusa: l’isola che ha saputo far fronte da sola ad un problema forse mal gestito e che ha fatto il possibile per accogliere l’altro.
Al termine degli interventi dei tre relatori, intenso dibattito con gli studenti, interessati ad approfondire diverse tematiche di carattere storico-politico-economico, ma soprattutto curiosi di capire quale sia la strada da seguire per poter veramente avvicinarsi e integrarsi con chi tenta il tutto per tutto per iniziare veramente a vivere. (E. De Pasquale)