Lampedusa: Medici Senza Frontiere presta i primi soccorsi a 760 migranti

A bordo molte donne e bambini, compresi neonati.

Lampedusa – Alle 13.50 di ieri un motopeschereccio partito dalla Libia è arrivato al porto commerciale di Lampedusa con a bordo 760 migranti. Si tratta del più grande sbarco avvenuto sull’Isola negli ultimi anni. Medici Senza Frontiere (MSF), presente sull’isola dal febbraio scorso con una equipe medica, ha prestato i primi soccorsi ai migranti e distribuito loro beni di prima necessità, insieme agli altri soccorritori che lavorano a Lampedusa.

 
I migranti, per la stragrande maggioranza provenienti dall’Africa Sub-sahariana, presentavano stato di ipotermia, shock e forte spossatezza dovuta alle condizioni di viaggio. Secondo le testimonianze rilasciate dai migranti agli operatori di MSF, il barcone sarebbe partito tre giorni fa da una località non meglio identificata vicino Tripoli. L’imbarcazione è stata poi intercettata dalla Guardia Costiera che ha condotto il peschereccio in porto. A bordo 63 donne (molte incinte) e 7 bambini, compresi neonati. “Dal primo triage medico effettuato sul molo, abbiamo constatato che le condizioni di viaggio di queste persone sono state estremamente dure: molti di loro erano debilitati ed il viaggio in mare ha gravato sui loro fisici già provati dalla guerra e dalla difficoltà di reperire generi
alimentari in Libia”, dichiara Vittoria Gherardi, medico di MSF a Lampedusa: “i bambini che sono stati allattati dalle donne in viaggio erano in buone condizioni di salute, anche se le madri presentavano forte spossatezza”.