Il racconto di un “lupo di mare”: c’era una volta Claudio Baglioni….

Viaggio della Migrantes a Lampedusa: “Raccontare la Speranza”

 
Lampedusa – Barba bianca, occhi azzurro mare, pelle rugosa ed abbronzata, mani segnate dal lavoro: sembra un personaggio venuto fuori dalle pagine di un romanzo d’avventura ed invece è un “personaggio” in carne e ossa. Si chiama Giacomo Brignone (cognome di origine ligure-piemontese), fa il pescatore ed è uno dei vecchi “lupi di mare” di Lampedusa. Lo incontriamo nella hall dell’hotel in cui alloggiamo, diventata un vero e proprio “confessionale pubblico” e grazie ai suoi racconti conosciamo il duplice volto dell’isola: quello storico e quello “mondano”.
Il vispo marinaio 73 enne, un “Capitan Findus” dei nostri tempi, ci racconta del primo amore nato tra Lampedusa e Claudio Baglioni, non tralasciando nemmeno un particolare: il giorno, il luogo, la circostanza, il perché: “Era il 1998 – esordisce – quell’anno nell’isola c’era un medico un po’ fuori di testa che aveva sparso la voce che a Lampedusa si fosse diffusa la malaria. Questo spinse molti turisti a disdire le prenotazioni. Proprio quell’anno però Baglioni era impegnato in un tour a Palermo ed un amico lo convinse a venire qui. Claudio – come lo chiama amichevolmente il pescatore – venne con Fabio Fazio e si innamorò dell’isola, dopo due anni comprò qui casa”. A questo punto Giacomo diventa protagonista del suo stesso racconto: “Quando viene qui gli affitto la mia barca. All’inizio cercava sempre di non farsi vedere in giro per evitare i fotografi, ma era l’unico a comportarsi così ed infatti la gente aveva cominciato a snobbarlo. Da quel momento in poi ha cambiato atteggiamento diventando amico di tutti i lampedusani”.
Ma come detto Giacomo, che la “dolce vita” di Lampedusa la conosce bene, di Lampedusa è anche un pezzo di storia, perché il suo bisnonno, con un bastimento di nome “Angelina”, dal 1856 in poi (13 anni dopo il ripopolamento dell’isola avvenuto nel 1843 ndr) avviò attività commerciali da e per la Sicilia, trasportando anche passeggeri: “Sulla sua barca portò anche i primi pezzi che furono utilizzati per costruire il faro dell’isola, la mia bisnonna invece fu la prima insegnante”.
Un personaggio del calibro di Giacomo Brignone, padre di due figli entrambi orma da tempo lontani dall’isola, permette bene di capire quale ruolo abbia giocato Lampedusa nell’asse di sviluppo del Mediterraneo e quale ricopra oggi: ieri crocevia di merci, oggi crocevia di esseri umani. (E. De Pasquale – Migrantes Messina)