Il Centro Astalli presenta il Rapporto annuale 2011

La presentazione oggi a Roma

Roma – Una fotografia aggiornata sulle condizioni di circa 16.000 richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2010 si sono rivolti alla sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati e hanno usufruito dei servizi di primi e seconda accoglienza che l’associazione gestisce.

 
Per ogni settore, nel Rapporto vi sono statistiche e commenti con cui si cerca di rappresentare la presenza di migranti forzati che da gennaio a dicembre 2010 sono entrati in contatto con l’Associazione.
Il dato più significativo che emerge dal Rapporto è che, nonostante la flessione del numero delle domande d’asilo presentate in Italia, anche a causa dei respingimenti messi in atto dal Governo verso la Libia durante l’anno, i migranti che si rivolgono al Centro Astalli continuano ad essere presenti in numero significativo. Il numero dei pasti distribuiti alla mensa rimane infatti decisamente alto, attestandosi su una media giornaliera di 330. Il dato si spiega con l’aumento della precarietà di chi arriva: il periodo medio durante il quale ogni utente frequenta la mensa si è allungato sensibilmente, superando in molti casi i 6 mesi “solitamente previsti”.
La crisi economica “ha colpito – spiegano al Centro Astalli – in modo particolare i più vulnerabili. Anche rifugiati che da tempo avevano intrapreso un percorso di autonomia sono stati costretti a rientrare nel circuito dell’assistenza. Sempre numerose, tra le persone incontrate, le vittime di tortura: ne sono state individuate e assistite 386, per la maggior parte provenienti da Paesi africani.
Il Rapporto, oltre a contenere un resoconto di un anno di attività del Centro Astalli, vuole essere uno strumento per capire quali sono le principali nazionalità di rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo. Quanti di loro riescono a ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato o la protezione umanitaria. Quanti hanno rischiato la vita affrontando viaggi per mare o per terra ai limiti della sopravvivenza per giungere in Europa.
Il Rapporto annuale 2011 descrive il Centro Astalli come una realtà che, grazie agli oltre 400 volontari, si adegua e si adatta ai mutamenti sociali e legislativi di un Paese che “stenta a dare la dovuta assistenza a chi, in fuga da guerre e persecuzioni, cerca di giungere in Italia in cerca di protezione”.
Ad arricchire il Rapporto annuale 2011 le vignette satiriche di Emilio Giannelli, vignettista de Il Corriere della Sera. In copertina una vignetta inedita disegnata ad hoc per il Centro Astalli.
Alla presentazione intervengono mons. Agostino Marchetto, ex segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti; p. Giovanni La Manna, presidente Centro Astalli, Berardino Guarino, Direttore dei Progetti Centro Astalli. Modera la conferenza Paolo Fallai, Corriere della Sera.