Sud Africa: mercatino dell’Assistenziale in parrocchia

Per dare aiuto agli italiani bisognosi del Capo. Pubblichiamo un articolo apparso su “La Gazzetta del Sud Africa”

Città del Capo – Trascorrere la domenica mattina dietro al banco di un mercatino parrocchiale forse non è il modo migliore per ottimizzare il riposo settimanale nell’opinione della maggior parte delle persone normali. Ma è proprio quello che hanno fatto le signore del nuovo comitato direttivo dell’Associazione Assistenziale Italiana del Capo ritrovatesi sul sagrato della chiesa della Santa Croce nel District Six per vendere ai parrocchiani della messa delle 9.30 e agli italiani di quella delle 10.30 i dolci e confetture varie che avevano preparato e ricevuto da donatori nei giorni precedenti. Un secondo banco offriva una collezione di quegli oggetti che si trovano quando si ripuliscono gli scantinati, dei quali non si sa più cosa fare, mentre ci sono poi persone disposte a pagare per entrarne in possesso.

 
La vendita, ci hanno detto la presidentessa Lorenza Cangi e il presidente onorario padre Giovanni, è stata un successo e ha un po’ rinsanguato le casse dell’Associazione, rimaste crudelmente vuote da quando l’ultimo finanziamento di mille euro ricevuto dal governo italiano per l’anno 2010 è stato utilizzato per dare piccoli aiuti agli italiani bisognosi di Cape Town e delle tre province del Capo. Bisognosi che per fortuna non sono tanti ma purtroppo non sanno proprio a che santo rivolgersi per uscire dall’infelice situazione in cui loro malgrado sono venuti a trovarsi.
L’Assistenziale è l’erede morale della Società di Mutuo Soccorso che gli italiani più abbienti del Capo avevano istituito più di un secolo fa, il 14 marzo 1890, per aiutare i loro connazionali che non erano ancora riusciti a fare fortuna e che quindi avevano bisogno di “soccorso” da parte degli esponenti più forti della comunità. In questi 121 anni, purtroppo, lo spirito di solidarietà che animava gli italiani sembra essersi alquanto annacquato, se è vero che nell’ultimo bilancio dell’Assistenziale alla voce “donazioni” la tesoriera Mariangela Lorenzi ha dovuto scrivere un rotondo zero.
Il mercatino di domenica, oltre che un esercizio utile per raccogliere fondi da destinare alla beneficenza, praticata nel più assoluto e doveroso anonimato, voleva essere anche un invito alla riflessione rivolto agli abbienti della comunità perché si sforzino di guardare con occhio più indulgente e misericordioso ai loro connazionali che hanno bisogno di soccorso. (La Gazzetta del Sud Africa)