P. La Manna: si aprano canali umanitari per salvare la vita a chi fugge in cerca d’asilo

“Davanti all’ennesimo naufragio di migranti che sembra indignare sempre meno persone è necessario prendere provvedimenti immediati”, afferma il presidente del Centro Astalli

Roma – “Davanti all’ennesimo naufragio di migranti che sembra indignare sempre meno persone è necessario prendere provvedimenti immediati. Urge aprire canali umanitari che assicurino la possibilità di chiedere asilo a chi fugge da guerre e persecuzioni. È l’unico modo per impedire tragedie come quella che la scorsa notte si è consumata a largo di Lampedusa”. Così p. Giovanni La Manna, Presidente del Centro Astalli, il Servizio dei Gesuiti per i rifugiati in Italia, commenta le tragiche notizie che si apprendono in queste ore riguardo all’imbarcazione naufragata, lo scorsa notte, in acque maltesi, con a bordo diverse persone. In particolare – continua – è “necessario garantire un efficiente sistema di soccorso in mare, anche in acque internazionali, nel rispetto di uno dei più antichi principi del diritto della navigazione, per cui i naufraghi vanno in ogni caso portati in salvo”.

 
Riprendendo una recente posizione del Tavolo Asilo, il Centro Astalli chiede che “venga evitata tassativamente ogni operazione di contrasto e respingimento in mare degli arrivi. Una simile ipotesi infatti costituisce – spiega una nota – una scelta foriera di tragedie al pari dell’ignobile traffico di uomini, donne e bambini gestito da trafficanti senza scrupoli che espongono vite umane ai pericoli del mare, su imbarcazioni fatiscenti e assolutamente inadatte al trasporto di persone”.