Gyori (Cde): “Profughi, problema Europeo”

“Dobbiamo affrontare il problema di rom sia sul piano della antidiscriminazione, ma anche assicurando a questa parte di popolazione lavoro, salute, istruzione, alloggi adeguati. Solo così potremo valorizzare la presenza rom in Europa e superare il problema della loro esclusione sociale”, ha detto in

Strasburgo – “L’arrivo di profughi sulle coste dell’Europa meridionale è un problema europeo, questo è certo, così come è stato detto qui al Parlamento UE. Ma adesso occorre vedere cosa decideranno gli Stati membri” durante il Consiglio dei ministri degli interni, convocato per l’11 aprile.

 
Eniko Gyori, segretario di Stato per gli affari europei dell’Ungheria rappresenta a Strasburgo la presidenza di turno dell’Unione. Per SIR Europa commenta alcuni temi dell’attualità comunitaria, a partire dalla situazione in nord Africa.
“Credo che complessivamente l’Europa sia stata capace di reagire alle sfide che ci vengono poste da quanto accade” nel Maghreb. “Anzitutto abbiamo evacuato i cittadini UE; quindi abbiamo portato i primi aiuti umanitari” ai confini tra Egitto, Libia e Tunisia.
“Io stessa sono stata alla frontiera con la Tunisia e ho potuto constatare un afflusso enorme di sfollati. Lo stesso ha visto Janos Martoni”, ministro degli esteri di Budapest, “al confine tra Libia ed Egitto. In queste località c’è una grande emergenza umanitaria che non possiamo ignorare”. “Poi abbiamo rafforzato l’attività e la presenza di Frontex. Ora a Lampedusa c’è una situazione veramente difficile, che non può essere lasciata solo all’Italia”.
L’emergenza migratoria posta dagli avvenimenti in corso in nord Africa “sollecita l’UE a ripensare complessivamente la nostra politica migratoria”, mentre è necessario chiarire i criteri per il riconoscimenti degli aventi diritti all’asilo. Eniko Gyori specifica alcuni temi all’ordine del giorno delle istituzioni comunitarie. “Comunque la questione migratoria va trattata su scala europea. E insieme dobbiamo guardare oltre le emergenze e aiutare questi paesi a costruire la democrazia e la prosperità, la tutela dei diritti, per evitare che in futuro la gente debba scappare dal proprio paese”. Qual è il suo giudizio sulla proposta della Commissione per una strategia europea dedicata ai rom? “Direi che nessun paese europeo può dirsi estraneo al tema e dunque anche in questo caso serve un’azione corale di tutti i paesi aderenti all’Unione. Noi in Ungheria, ad esempio, abbiamo 700mila rom su una popolazione complessiva di 10 milioni di persone. È una percentuale elevata, ma da noi i rom sono quasi tutti stanziali, benché molti di loro vivano ancora in condizioni di povertà e di marginalità – spiega Gyori a SIR Europa -. Dobbiamo affrontare il problema sia sul piano della antidiscriminazione, ma anche assicurando a questa parte di popolazione lavoro, salute, istruzione, alloggi adeguati. Solo così potremo valorizzare la presenza rom in Europa e superare il problema della loro esclusione sociale”.