“La paura degli immigrati ci rende più deboli”

Un editoriale di Andrea Riccardi per “Famiglia Cristiana”

Milano – Famiglia Cristiana di questa settimana ospita un editoriale di Andrea Riccardi sugli sbarchi degli immigrati, una situazione che, stando ai numeri, si presenta “difficile, ma non drammatica”. (“Nel marzo 1991 arrivarono 28 mila albanesi e nell’agosto altri 20 mila. Nel 1992 la guerra in Somalia portò 12 mila somali. Tra il 1992 e il 1996 arrivarono 80 mila ex jugoslavi; nel 1999 oltre 30mila kosovari. Nel 2000 quasi 30 mila profughi, specie curdi iracheni. Oggi vivono e lavorano con noi”).

 
“Bisogna evitare di drammatizzare il problema” scrive Riccardi, “Un grande Paese come l’Italia non crolla sotto questa pressione”. E continua: “Certo, ci vorrebbe una politica europea dell’immigrazione. La realtà è che i Governi europei non si vogliono legare le mani su un tema che fa perdere e guadagnare consensi. Ma si dovrebbe smetterla di usare il tema immigrati a fini elettorali. Va spiegato alla gente onestamente che è un problema con cui ci dovremo confrontare per i prossimi anni”.
Soluzioni si possono trovare (“Nel mese di dicembre è stato emesso il decreto flussi per lavoratori immigrati per ben 96 mila persone. I lavoratori di cui il mercato italiano ha bisogno sono 160 mila. Non possono essere considerati tali i nuovi arrivati?”) rifacendosi magari ad esperienze del passato, come l'”operazione Pellicano”del 1991, dopo gli sbarchi degli albanesi, ossia il sostanzioso piano di aiuti del Governo italiano nei confronti dell’Albania.
“Abbiamo di fronte uomini, donne e bambini” conclude Famiglia Cristiana, “non facciamone dei mostri, né diventiamo tali per loro”.